ROBURENT - Dimissioni in massa a Roburent, subentra il commissario prefettizio

Sette consiglieri tra maggioranza e minoranza hanno lasciato in protesta contro il sindaco Giulia Negri. Formalizzato in serata il commissariamento

in foto: il sindaco uscente Giulia Negri

Redazione 11/09/2023 19:55

È stata formalizzata poco fa dalla Prefettura la nomina del viceprefetto Francesco D’Angelo come commissario straordinario per il comune di Roburent. La decisione giunge a seguito delle dimissioni pervenute in mattinata da parte di sette consiglieri comunali sugli undici che compongono l’assise cittadina. Si tratta dell’assessore Piercarlo Negro, dei consiglieri di maggioranza Pierangelo Robaldo, Paolo Gamba e Romolo Garavagno e della minoranza consigliare composta dal capogruppo Michele Valsecchi con Wilma Galliano e Viviana Costa.
 
Verificato il venir meno del numero legale, il prefetto ha disposto il commissariamento del comune: si tratta del terzo episodio nella storia recente dell’amministrazione, dopo il periodo che era seguito all’ultimo mandato di Bruno Vallepiano, terminato nel 2016, e una più breve parentesi prima delle ultime elezioni. L’attuale sindaco Giulia Negri, avvocato, classe 1978, aveva iniziato il suo mandato nel 2019: a capo della lista Sviluppo & Territorio aveva battuto, con dieci voti di scarto, lo sfidante Michele Valsecchi di Uniti per crescere.
 
“Non è stato possibile, per me assessore, impegnarmi fattivamente, neppure nei settori di mia delega specifica ed avere un dialogo costruttivo” ha spiegato Negro nel motivare la sua scelta: “Nel periodo pre elettorale del 2019 la candidata Sindaco aveva apprezzato ampiamente le proposte in campo culturale e nel settore del Personale. - aggiunge Garavagno - A elezione avvenuta ha perfino rifiutato un incontro, richiesto appena dopo la festicciola di vittoria, durante il quale avrei voluto con lei definire i tempi di attuazione delle attività che lei stessa aveva definito molto interessanti. Lo stato dell’organico spiega come inaccettabili siano la situazione nelle strade, nelle aree verdi, nei Cimiteri, come pure nei servizi in ufficio. Non un momento dedicato alla cultura, non parliamo del ricordo della Resistenza. Neppure è stato possibile apporre una lapide, pagata da due associazioni. Il capoluogo è abbandonato a sé stesso e così la Prà. Contributi alla Pro loco del capoluogo assolutamente ridotti. A quella di S. Giacomo, a profusione”.
 
Il tempo è galantuomo - commenta Viviana Costa a nome della minoranza - la democrazia va rispettata e la popolazione ha provato l'amministrazione che si definiva ‘il nuovo che avanza’ dimostrandosi invece di non riuscire a governare e provocando il terzo commissariamento del comune di Roburent, vivendo anche il commissariamento dell'Unione Montana Valli Monregalesi. Roburent ha bisogno di stabilità e di un'amministrazione che inverta questo brutto trend degli ultimi anni. Siamo felici che altri consiglieri si siano resi conto che la strada non era quella giusta e unendo le forze siamo riusciti a mettere la parola fine”.

Notizie interessanti:

Vedi altro