È ufficiale l’appoggio del Partito Democratico alla candidatura di Gianfranco Saglione per le prossime elezioni comunali a Savigliano.
La conferma è arrivata con una nota congiunta siglata dal Pd e dalle due liste civiche che avevano già annunciato il loro sostegno all’ex assessore, Impegno per Savigliano e Savigliano Domani. La nascente coalizione si è ritrovata lo scorso venerdì 4 marzo “in un clima molto positivo in termini di convergenza programmatica e di condivisione delle priorità per la città”.
“Il percorso avviato in questi mesi era pertanto necessario per aprire una fase nuova che produca un rinnovamento della proposta politica. L’obiettivo è di aggregare le forze migliori della città per andare al di là della maggioranza uscente, coinvolgendo personalità di riconosciuta esperienza amministrativa ed energie nuove, cariche di entusiasmo e competenze innovative” affermano i proponenti dell’inedito “Patto per Savigliano”. La convergenza su Gianfranco Saglione, quale candidato sindaco della coalizione, poggia “sulla sua confermata disponibilità a mettersi generosamente al servizio di questo progetto ampio ed inclusivo con la sua esperienza e la sua capacità di aggregare realtà e contributi differenti”.
Psicologo ed ex dirigente Asl, il 75enne presidente di Oasi Giovani ha un solido trascorso amministrativo nel centrosinistra, come assessore alla Cultura e all’Ambiente nelle giunte guidate da Sergio Soave tra il 1995 e il 2004. Da tempo era dato “in avvicinamento” ai dem, in cerca di un candidato dopo aver tagliato i ponti con l’attuale sindaco Giulio Ambroggio. Quest’ultimo si è mostrato irremovibile nel rifiutare un cambio della guardia ed è ora pronto a ripresentarsi con la lista civica La nostra Savigliano, che proprio insieme al Pd lo aveva sostenuto cinque anni fa nella scalata in Municipio.
Nei prossimi giorni, annuncia la coalizione che appoggia Saglione, sarà costituito il gruppo operativo che sosterrà il candidato e la coalizione nel processo di presentazione della proposta alla città. In corso da settimane il lavoro dei vari gruppi che stanno elaborando “un programma di rottura”, in attesa che la squadra si completi con l’ingresso formale dell’area liberale riformista che si riconosce in Azione.