CUNEO - Il giorno dei morti: il ricordo di chi non c’è più nella poesia di Carlo Serafini

Il giovane poeta di Madonna dell’Olmo dedica due componimenti alla ricorrenza appena celebrata

Redazione 06/11/2022 19:58

INTRODUZIONE: La giornata dei morti è un momento di silenzio; di profondo silenzio. Così lo vivo in questi miei versi. Perché le anime dei nostri cari non smettono mai di vivere. E mai come mai in questo giorno...
 
I MORTI
 
 
Oggi è silenzio.
 
Per le strade i morti  
tornano sulle labbra di tanti.
 
Le nuvole sono veli immacolati
in un cielo  
figlio del proprio orgoglio.
 
È con orgoglio che la pioggia  
non scende
per non spezzare  
quella concretezza di spirito.
 
Libertà,  
sulle tombe dei cari
c'è scritta la parola fine;
eppure, vero, in qualche modo
oggi
sono anime che risorgono.
 
Risorgono dai loro letti di terra e pietra
e per un attimo…
sembrano parlare.
 
Unica voce, unico rumore.
 
Ma è in quel loro rumore
che è racchiusa tutta la loro vita.
 
 
INTRODUZIONE: I cimiteri sono luoghi spesso dimenticati. Sì, perché, se la giornata dei morti è ricordata per il profondo silenzio e il risorgere più che mai vivo delle anime dei propri cari, negli altri momenti dell'anno i cimiteri stessi diventano luoghi fantasma.   
 
UN LUOGO DIMENTICATO
 
Petali rossi  
riempiono i cimiteri.
 
Sono fiori del male,
il sangue dei cari
che piange un luogo ormai dimenticato.

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