CUNEO - Maternità significa dare un senso alla vita che verrà

Torna la rubrica settimanale 'Il Punto', curata dalla psicologa psicoterapeuta Elena Rittano

Elena Rittano 20/06/2020 08:17

La maternità è stata socialmente definita come uno degli assiomi dell’essere donna: qualcosa alla quale non ci si può sottrarre, in quanto femmina. Nella storia, la donna è stata spesso rappresentata nelle sue forme corporee accentuate, simboli di fertilità: seno prorompente, fianchi larghi indicavano, infatti, la capacità di intraprendere una gravidanza, portarla a termine e consentire di generare una discendenza all’uomo.
 
A questa visione rigida, ha preso avvio, oggigiorno, una dimensione più psicologica ed introspettiva. Sebbene la scienza abbia consentito di ricorrere a strategie per procreare andando oltre l’età e l’orientamento sessuale, si pone maggiormente evidente l’importanza della scelta consapevole.
 
La maternità, infatti, apre all’ambivalenza fra desiderio e paura. La donna si trova spesso nella posizione di riflettere se e come una un figlio potrebbero influire sulla sua quotidianità e sugli impegni lavorativi, sportivi e di coppia.
 
Spesso, tuttavia, non è facile trovare risposta. La paura di sbagliare, di sentirsi diverse, di non farcela, di avere delle “fisse senza senso” pongono la donna in una condizione di solitudine che possono indurla a contorcersi in questi pensieri senza via di uscita oppure a far finta di nulla, lasciandosi trascinare dagli eventi. Programmare un figlio può sembrare la giusta soluzione, ma al contempo può nascondere la paura dell’imponderabile.
 
Diventare madri come sostiene Umberto Galimberti significa custodire dentro di sé un Altro da sè. Significa accettare che il figlio non possa essere la copia dei propri sogni e dei propri desideri, delle nostre speranze e delle nostre ambizioni. Significa considerare il cambiamento del proprio corpo e del proprio essere donna, come la condizione inevitabile e irripetibile che custodisce il desiderio dell’Altro nella sua trascendenza, nel suo essere unico.
 
Maternità significa dare un senso alla vita che verrà, ponendosi nei suoi confronti in modo libero e responsabile: libero dai propri fantasmi infantili, dai propri traumi e dai propri dolori di figlie e responsabili della crescita non solo fisica, ma anche psichica, che implica presenza vera, non apparente, presenza sincera, non fittizia, consapevolezza di chi siamo per davvero, slegati dalle catene della propria vita, liberi da pesi e da oppressioni.

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