CUNEO - Occhio, piede e lingua: un viaggio che parla di postura

Appuntamento con la rubrica “Vivi Meglio”, oggi curata dallo staff di ViaLibera Cuneo

Redazione 18/09/2025 09:00

Houston, abbiamo un problema!” Spesso immaginiamo il nostro cervello come un pilota in una navicella di comando, impegnato a muovere leve e premere bottoni, a condurre il suo mezzo all’obiettivo, a gestire emergenze, a ricevere e interpretare i messaggi che costantemente gli vengono trasmessi dai suoi numerosissimi informatori sparsi per il corpo. 
Il paragone non è così errato: il nostro sistema nervoso centrale (cervello e midollo spinale) rielabora costantemente miliardi di informazioni e decide (a livello sottocorticale, ovvero del tutto inconscio) come agire: quale muscolo contrarre e quale rilasciare, quale parametro vitale modificare, quale secrezione ormonale aumentare e quale ridurre… Sembra un sistema perfettamente bilanciato eppure, a volte, un sintomo insorge. Proprio come una sirena di allarme, allora, si accende un dolore: dov’è l’intoppo? Che cosa è andato storto nella cabina del pilota? O il problema è di natura periferica? Proprio come nelle complesse missioni spaziali, dirimere la questione è compito di un tecnico esterno, di un professionista che conosce il funzionamento della navicella, dei suoi sensori e del suo computer di bordo e che dalla torre di controllo può indicare le migliori procedure per individuare la falla e tamponare, o dove possibile risolvere, il problema. Quando il nostro dolore, la nostra sirena d’allarme, riceve l’etichetta di dolore posturale, la domanda sorge spontanea: che cos’ha che non va la mia postura? La realtà è che la postura in sé non è né giusta né sbagliata, ma è semplicemente il risultato di quanto viene: 

L’insieme di queste strutture che agiscono in modo coordinato e dei meccanismi che ne regolano i rapporti reciproci è chiamato Sistema Tonico Posturale. Numerose discipline si sono sviluppate attorno allo studio della postura come strumento di risoluzione dei sintomi. Ad esempio, la rieducazione posturale si pone l’obiettivo di correggere la postura tramite esercizi, ovvero agendo sul terzo anello della gerarchia descritta sopra. Ma chi si occupa dei primi due? Per poter agire e reagire nel modo più efficace, economico e confortevole, infatti, il nostro pilota deve essere messo nelle condizioni di farlo: deve cioè ricevere informazioni corrette e puntuali dai suoi sensori, i recettori visivo, podalico e stomatognatico (bocca e organo dell’equilibrio). Occhi, piedi, denti, lingua, orecchio interno, pelle e legamenti sono quindi parti fondamentali del Sistema Tonico Posturale e la loro funzionalità va valutata e rieducata ogni volta che si programma un qualsiasi tipo di trattamento posturale. La comprensione profonda della postura nei suoi aspetti recettoriale, centrale e periferico richiede quindi una valutazione globale della persona da parte del posturologo; così come l’elaborazione di un trattamento non mirato al sintomo, ma efficace e privo di recidive,
necessita dell’integrazione di competenze posturologiche, osteopatiche, fisioterapiche, odontoiatriche, di rieducazione motoria, ortottica e logopedica. La stimolazione dei recettori principali, i sensori della nostra navicella, è un lavoro fondamentale di prevenzione: monitorare l’acuità visiva e l’oculomotricità fin dai primi anni, usare i piedi su consistenze e terreni differenti, mantenere l’apparato masticatorio e linguale liberi e sensibili (soprattutto nel corso di interventi ortodontici) permette al sistema in crescita di non strutturarsi sulla base di informazioni fallaci. I messaggi errati o incongruenti trasmessi al sistema nervoso centrale produrranno, con il tempo, adattamenti compensatori (rotazioni e inclinazioni di spalle e bacino, atteggiamenti scoliotici…) che porteranno a sintomi dolorosi o a patologie. In presenza di alterazioni organiche e strutturate a carico dei recettori (per l’occhio strabismi, forie, miopia e astigmatismo non corretti; per il piede cavismo, piattismo, mancanza di propriocezione; per la bocca ipertono, parafunzioni, interventi importanti) la valutazione dell’influenza di questi sull’equilibrio posturale dell’intero sistema e l’eventuale rieducazione mirata può essere l’unica chiave per risolvere la sintomatologia. Come potrebbe infatti il pilota scegliere la rotta di navigazione senza individuare e correggere i sensori che lo informano in modo errato? Quando il tuo corpo manifesta un dolore, non sta facendo altro che lanciare un messaggio di SOS proprio come l’equipaggio dell’Apollo 13: chiede che dalla torre di comando qualcuno si occupi di identificare il malfunzionamento e proporre una soluzione adeguata. Naturalmente, il professionista a cui ci si rivolge deve essere approfonditamente formato, in quanto le cause di un disequilibrio posturale possono essere di natura molto diversa: Vialibera ha strutturato a questo proposito la prima Valutazione Posturale Integrata Metodo Vialibera: l’obiettivo è quello di stabilire quali recettori siano in disfunzione, quali siano correlati al sintomo riferito e quali siano le priorità e le riabilitazioni di cui il paziente necessiti. La rieducazione recettoriale viene svolta da professionisti formati in modo specifico, in sedute individuali o in piccoli gruppi, grazie all’integrazione delle metodiche più all’avanguardia: la tua postura può così essere davvero ascoltata e compresa.    L'articolo è stato redatto da Marianna Rebuffo e Valeria Milanesio, professioniste di Vialibera. Il denominatore comune dello staff di Vialibera è la formazione universitaria seguita da percorsi di specializzazione nei differenti settori. Il continuo e costante aggiornamento crea una rete di figure complete e all’avanguardia per la presa in carico della persona in modo totale.
 
Per approfondimenti potete rivolgervi allo staff di Vialibera ai seguenti contatti: sui social: vialibera_cuneo - indirizzo Via Virginio Allione 2, Cuneo - email vialiberacuneo@gmail.com - tel. 393 9876450.

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