CUNEO - Pregiudizi

L'appuntamento con la poesia nei versi del giovane cuneese Carlo Serafini

Carlo Serafini 07/10/2023 08:17

INTRODUZIONE
 
La società impone dei comportamenti da stereotipi: la gente - non tutta, parlando in generale - li attua. E così nascono gesti che spingono le persone a ignorarsi o a giudicarsi. Ormai oggigiorno non si guarda più in là del proprio naso, cosicché la società del dio denaro danneggia tutti e chi aderisce al suo conformismo vincola la morale della vita e, perciò, sé stesso.
 
PREGIUDIZI 
 
Nel mondo quanti pregiudizi
ci poniamo sempre come vizi
a guardare i volti della gente,
che forse è pure penitente.
 
Invece di aizzare le ferite,
dovrebbero essere guarite
dagli dèi dei soldi di strada,
quelli con la faccia mascherata,
che non hanno sentimento,
che contano solo il tempo.
 
Se qualcuno si ferma e ci guarda,
pensiamo subito che bugiarda,
ma non impariamo mai che
quello conta sai cosa è,
si chiama anima divina,
una piccola bea vocina
che ci parla di saggezza,
di quanta fa la tenerezza
andare oltre certe barriere.
 
Muri di vergogna e ipocrisia,
mani nei capelli, mamma mia,
ci vogliamo proprio male…
 
E se vedi un neonato
che è appena nato
o un piccolo bambino
che dà un timido bacino,
la gente si volta e spettegola,
taglia di buon grado ogni regola,
si mette a fare strane battute
che certe cose non sono così astute.
 
Ma quanti pregiudizi che vedi,
poveri ingenui prede nelle reti
di una brutta e malata società
che si basa solo sulla superficialità.
 
Certi gesti così belli e diversi
fanno bene al chi riceversi
un gran cuore e tanta bontà 
da superare ogni ostilità.
 
E vorrei veramente che
possiamo vederci come siamo,
scambiarci anche un ti amo,
che tanto non fa mai male,
sale alla nostra anima solare.
 
Passare oltre certi schemi 
che ci rende tutti scemi,
poter sorridere ad un uomo
anche se è giù di tono,
ma che importa, la vita
ce le abbiamo sulle dita,
un saluto e un abbraccio,
per rompere subito il ghiaccio.

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