CHERASCO - "Minacce, bestemmie e urla in faccia: come faccio ancora a spiegare ai ragazzi che l'arbitro va aiutato?"

Lo sfogo del presidente della Cheraschese Olivero dopo la mancata espulsione di un giocatore avversario nel match perso dalla sua squadra contro l'Acqui: "Ditemi come posso ancora essere credibile"

Redazione 28/02/2023 09:59

"Come faccio ancora a spiegare ai miei ragazzi che gli arbitri vanno aiutati?". Se lo chiede il presidente della Cheraschese Roberto Olivero in uno sfogo pubblicato sulle pagine social ufficiali della società dopo la partita persa dalla sua squadra per 4-2 contro l'Acqui.
 
L'episodio a cui fa riferimento Olivero è la mancata espulsione di un giocatore avversario che avrebbe protestato in maniera vibrante all'indirizzo dell'arbitro, utilizzando anche ingiurie, minacce e bestemmie, secondo la ricostruzione del presidente della Cheraschese, che ha riassunto con queste parole la vicenda sui social: "Se un giocatore va faccia a faccia con l'arbitro con ingiurie e minacce 'io non mi lascio mettere i piedi in testa da te, .....', dove i puntini sono una pesante bestemmia, e nell'indifferenza totale (o paura) non viene preso nessun provvedimento, che da regolamento dovrebbe essere un cartellino rosso, allora come faccio ancora a spiegare ai miei ragazzi (cosa che ho sempre fatto) che gli arbitri vanno aiutati perché loro sono in campo per fare rispettare un regolamento e agiscono sempre in buona fede. Ditemi, come posso ancora essere credibile..."

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