CUNEO - Andrii Govorov saluta Cuneo: "Agli Europei rappresenterò anche questa città"

Il nuotatore ucraino, primatista mondiale dei 50 farfalla, si è allenato per un mese nello Stadio del Nuoto cuneese: "Qui mi sono sentito a casa"

Andrea Dalmasso 03/08/2022 13:58

Si è allenato allo Stadio del Nuoto di Cuneo dall’inizio di luglio, ora è pronto per gli Europei che si svolgeranno a Roma dall’11 al 18 agosto. Stamattina, mercoledì 3 agosto, il nuotatore ucraino Andrii Govorov ha raccontato la sua esperienza cuneese in un incontro organizzato nella Sala Giunta del Municipio. Nativo di Sebastopoli, in Crimea, classe 1992, Govorov è seguito dal tecnico americano Elliot Ptasnik ed è primatista mondiale dei 50 farfalla. Ha un suo sito ufficiale, sul quale ha avviato una raccolta fondi in favore della popolazione del suo paese, e nello scorso marzo, dopo l’invasione russa, come rappresentante degli atleti ucraini insieme alla sciabolatrice Olga Kharlan, ha scritto una lettera-appello al presidente del Cio e alle federazioni internazionali: nella missiva si chiedeva la sospensione di Russia e Bielorussia dalle Olimpiadi e Paralimpiadi invernali di Pechino.
 
Ad introdurre l’incontro di stamattina la sindaca di Cuneo Patrizia Manassero: “La comunità cuneese si è messa subito a disposizione per l’accoglienza dopo lo scoppio della guerra. Ci fa piacere che attorno alla figura di Andrii si siano mosse CSR e Atl per permettergli di proseguire gli allenamenti. Siamo contenti di questa collaborazione e siamo pronti a tifare per lui nelle prossime gare”.
 
Per CSR, società che gestisce l’impianto natatorio cuneese, era presente il presidente Luca Albonico: “Abbiamo iniziato un’operazione di solidarietà già a marzo mettendo a disposizione degli atleti ucraini i nostri impianti. Abbiamo conosciuto Govorov tramite Stefano Nurra, biomeccanico del nuoto che ha lavorato con CSR negli anni ’90. Tramite lui abbiamo dato disponibilità ad ospitarlo, grazie alla collaborazione dell’amministrazione comunale”. Per il Comune era presente anche l’assessore allo Sport Valter Fantino: “È giusto ringraziare Cristina Clerico, che mi ha preceduto, è lei che ha iniziato il lavoro. Ovviamente è un piacere e un onore avere qui Andrii: si tratta di un atleta importante, ma è ancor più importante il suo ruolo di ambasciatore del suo paese".
 
La parola è poi passata al “protagonista”, Andrii Govorov, che in questo mese a Cuneo ha vissuto insieme alla moglie e alla figlia: “Ringrazio tutti per l’occasione che mi hanno dato. La mia vita negli ultimi mesi è stata capovolta, sono accadute cose che non mi sarei mai aspettato. Dal primo giorno ho cercato un equilibrio tra essere padre, atleta e rappresentante per il mio paese. A Cuneo sono stato bene: posso dire mi sono sentito a casa. Mi rivedo nel valore che gli italiani danno alla famiglia, questo mi ha aiutato. Sarò onorato di rappresentare anche Cuneo agli Europei. Questa città mi ha dato la possibilità di prepararmi: non ho potuto allenarmi a casa, perchè la mia casa non c’è più”.
 
Govorov si è poi soffermato sul suo ruolo di “ambasciatore ucraino” e sul momento del suo paese: “Sono ovviamente fiero di essere ucraino, ma ora per me è importante raggiungere i miei risultati: così potrò rendere il mio paese ancora più fiero”. Dopo il clamore delle prime settimane, oggi dal punto di vista italiano l’attenzione su quanto sta accadendo in Ucraina è andata scemando, scivolando indietro nelle pagine dei giornali e nelle scalette dei telegiornali. Questa l’opinione di Govorov: “Penso che sia normale. L’attenzione che va a scemare è nella natura della psicologia umana, non possiamo controllarla. Anzi, per certi versi è stato importante anche per me non pensarci continuamente, è positivo per la mia salute mentale. Chi vuole aiutare concretamente sta continuando a farlo ed è questo l’importante: parlare di meno, fare di più”.
 
Il trentenne ucraino ha poi parlato della sua vita in città: “Ho trovato cibo fantastico e una bellissima città, molto più pulita di altre che ho visitato in Italia (qui un siparietto con la sindaca Manassero, che ha invitato i cronisti presenti a sottolineare questo passaggio, ndr). Quello che mi ha colpito è stato l’affetto della gente per me e per la mia famiglia. Vivere tra persone sorridenti, al sicuro, è stato importante per farmi ritrovare serenità negli allenamenti. Un giorno ero in una gelateria con mia moglie e mia figlia: abbiamo preso tre gelati e quello di mia figlia, più piccolo, ci è stato offerto. Quel gelataio nemmeno sapeva chi io fossi: è stato un gesto normale, forse piccolo, ma che mi ha fatto ritrovare speranza”. 
 
Ora, come detto, gli Europei di Roma a partire dall’11 agosto. Poi, per Govorov, i piani sono da definire: “Al momento non so dove andrò dopo gli Europei. La situazione nel mio paese, anche in federazione, è caotica. Gli aiuti che ci arrivano dalla Federazione Internazionale del Nuoto non bastano. Ora mi concentro sugli Europei, poi si vedrà”.
 

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