Sorprende tutti Marta Bassino, anche se stessa, infilando un terzo tempo sulle nevi amiche di St. Anton che la proietta tra le altre due portacolori azzurre, Federica Brignone ed Elena Curtoni. “Sul traguardo - dice la borgarina ai microfoni nel post-gara - son stata un po’ sorpresa perché non mi era parso di aver sciato così bene, sentivo la neve molle con lo sci che non scivolava sempre bene. Infatti, quando ho visto il risultato son rimasta sorpresa di esser così vicina, ma son proprio contenta”.

 

Solo la classe di Lara Gut Behrami, tornata alla ribalta assoluta dopo il terzo posto di ieri, nega alla valanga rosa italiana la soddisfazione di un podio tutto azzurro. Ma la giornata è comunque tra quelle da ricordare, non solo perché Brignone, perfetta nell’ultimo tratto, va a prendersi il pettorale rosso di leader della classifica nel SuperG.

 

Anche per Bassino i segnali di crescita ci sono tutti, con la dimostrazione che la “piuma d’acciaio” borgarina può far bene nelle discipline veloci: “La mia polivalenza è quello che cerco da sempre: io parto dal gigante, ma so che ho sempre possibilità di fare bene in velocità, soprattutto in SuperG. Sono convinta che la velocità aiuta il gigante e viceversa e per me è importante portare avanti bene tutto. Vedremo il da farsi per le prossime gare, per gestire bene il tutto insieme ai miei allenatori”.

 

Per lei è il terzo podio in carriera nel SuperG, il primo in questa stagione dove ne ha colti nel frattempo altri cinque, ma tutti in gigante. L’ha aiutata un tracciato congeniale, su una pista dove già nel 2021, il suo anno d’oro, era andata a podio: “Una delle mie piste preferite: tecnica ma un supergigante da interpretare, con passaggi in cui bisogna usare bene la testa. Sono molto contenta di esser tornata sul podio nella specialità”. Il segreto? È nel collettivo: “Siamo una squadra forte che lavora nella direzione gusta”.