L'occasione era quella giusta, una di quelle enormi: in palio per il Cuneo c'era la possibilità di accorciare sull'Alessandria. Per i biancorossi, però, la chance è stata buttata al vento. Di sicuro c'è da mangiarsi le mani per la squadra di Bianco, ma ciò che pesa di più è l'obbligo di recuperare, soprattutto a livello mentale. Un avvio di gara pessimo, con i padroni di casa che si vedono subito costretti a rincorrere. Un giro di orologio basta agli ospiti per sbloccare la gara. Ennasry incanta al limite e serve Gomez, che col diagonale non lascia scampo a Cavalieri. Colpito a freddo, il Cuneo arranca, in evidente difficoltà mentale. Gli albesi ringraziano e al 7' trovano il raddoppio meritato con un bel contropiede finalizzato da Ennasry, con Gomez che ricambia il servizio precedente sul primo gol. Inizio shock, terribile. Il Cuneo fatica a rendersi pericoloso e quando prova ad affacciarsi in avanti lascia enormi praterie. Al quarto d'ora Nacci cerca di svegliare i suoi con una conclusione al limite dell'area che termina alta. Quattro minuti dopo l'Albese punge in contropiede direttamente sugli sviluppi di corner a favore del Cuneo. Ennasry dai diciotto metri calcia trovando la risposta in tuffo di Cavalieri. Ma la rete è solo rimandata e arriva al 21': uno scatenato Gomez dalla sinistra punisce dal limite con un destro chirurgico Cavalieri. Tutto in venti minuti, quanto basta all'Albese per fare suo il derby. Spento e lento, il Cuneo non riesce mai a dare la sensazione di essere ancora aggrappato alla gara. Le cose più semplici non riescono, con la squadra di Bianco che sbaglia tanto, sia a livello tecnico che tattico. Ci vuole l'intervento di Cavalieri al 29' sullo scatenato Ennasry per evitare il poker. E se i biancorossi speravano di poter riaprire quanto meno la gara, quel barlume si spegne sulla traversa colpita da Galfrè allo scadere della prima frazione. Nella ripresa il Cuneo torna in campo con più grinta e nei primi minuti colleziona due buone occasioni: al 6' Galfrè forse è un po' frettoloso calciando a lato quando poteva prendere qualche metro e al 9' Tall devia alto un bel cross sugli sviluppi di un angolo a favore dei biancorossi, battuto corto. Proprio nel momento in cui il Cuneo sembrava crederci di più, l'Albese chiude definitivamente la questione al 13': Silvestro buca la sfera, cadendo all'indietro e favorendo l'irruzione di Vespa, che con un destro rasoterra preciso insacca per il poker degli ospiti. La gara di fatto termina con quel diagonale. I biancorossi non trovano nemmeno il la rete della bandiera, sfiduciati e svuotati di ogni energia possibile. Dall'altra parte l'Albese gestisce la sfera e i ritmi, senza bisogno di affondare. Una battuta d'arresto importante per il Cuneo, che non approfitta dell'enorme regalo del Fossano, che nell'anticipo del sabato aveva firmato una bellissima impresa sul campo dell'Alessandria andando a vincere per 2-3. I biancorossi sprecano così la chance di accorciare sugli alessandrini, nella gara in cui serviva avere una fame vorace, di chi vuole lanciare un chiaro messaggio al campionato. Dall'altra parte l'Albese firma l'impresa e sorpassa i cuneesi al terzo posto. Per le Aquile sarà assolutamente necessario scacciare i fantasmi già nel corso della settimana: domenica prossima ci sarà un altro big match contro il Chieri. Cuneo - Albese 0-4 Cuneo (4-3-1-2): Cavalieri, Rizzo, Scotto, Tall, Silvestro (17' st Orlando), Angeli, Magnaldi (1' st Rastrelli), Galfrè (21' st Bernardi), Nacci, Caristo (1' st Regolanti), Gyimah (35' st Bianco). A disposizone: Aime, Giraudo E., Giraudo F., Giordano. Allenatore: Bianco. Albese (4-3-3): Russo, Muratore, Bellocchio (32' st Galvagno F), Grimaldi, Lazzarin, Vespa (26' st Altieri), Bosio, Redi, Ennasry (30' st Amansour), Gomez (21' st Galvagno G.), Delledonne. A disposizione: Ferlisi, Vidotto, Battaglino, Burnescu, Montesanto. Allenatore: Rosso. Ammoniti: 12' Bellocchio (A), 36' Galvagno F. (A), 42' Rizzo (C), 23' st Bernardi (C), 35' st Nacci (C), 37' st Bosio (A). Reti: 1' Gomez, 7' Ennasry, 21' Gomez, 13' st Vespa. Arbitro: Simonpietro La Malfa di Palermo (Fady Hosni e Francesco Squillace di Torino).