Una settimana dopo la sconfitta di misura contro l’Alba Calcio, il Cuneo riparte a pieno regime a spese del Cavour. Un 3-0 netto ma conquistato con più fatica di quanto non dica il risultato finale per i ragazzi di Magliano, che restano così a -3 dalla capolista, vittoriosa nell'anticipo con il Luese Cristo. Il copione della gara, complice anche il terreno brullo da savana del Paschiero, assomiglia infatti ad una partita a scacchi fin dalle prime battute. Il 3-5-2 quadrato e compatto degli ospiti soffoca subito e con successo gli spazi e blocca le giocate offensive del Cuneo, che dopo l'iniziale fiammata di Botasso (che pecca di altruismo), trova notevoli difficoltà nell’impostare il proprio gioco. Benché poco preciso e raramente pericoloso in fase d'attacco, il Cavour sa comunque portare qualche brivido alla retroguardia di casa, arrivando alla conclusione al 12' con la sua punta di riferimento, Malonga: il numero 9 fa valere la propria esuberanza fisica e stacca con prepotenza di testa, mandando il pallone a lato di poco alla sinistra di un Dia comunque sulla traiettoria. Sarà pressoché l’unica azione offensiva del primo tempo per gli ospiti, altrimenti molto bravi ed organizzati a chiudersi in difesa.

 

Allo stacco di Malonga segue un periodo fatto di corsa e fisicità ma con ben poca qualità, nel quale entrambe le formazioni si ritrovano bloccate a centrocampo, denso di giocatori e povero di idee. L'unica via per la rete sembra quella dell'invenzione personale. Davide Magnaldi è il primo a provarci al 24', con un tiro deviato dalla difesa che scavalca non di troppo il palo destro di Gilli. A sbloccare la gara ci pensa la gran giocata di Andrea Dalmasso al 35': bravissimo il capitano cuneese a puntare l'area di rigore dalla sinistra per poi calciare nell'angolino lontano con un preciso tiro rasoterra. Vantaggio nel complesso meritato per il Cuneo.

 

Il secondo tempo riparte ancora con pressing alto ed una generale mancanza di schemi, aggravata nel Cuneo dall’assenza del suo baluardo Angeli. Mancano le idee ed il timore di concedere una ripartenza fatale al Cavour è sempre presente. La ripresa scorre così via un minuto alla volta, lenta e nervosa. Il raddoppio arriva grazie ai cambi di coach Magliano, che si gioca la carta Jack Dalmasso e viene prontamente ricompensato dal neoentrato con un cross al bacio per la testata ravvicinata di Rastrelli al 33. Il gioco non migliora, ma il Cuneo può comunque respirare fino a trovare il terzo gol quasi a tempo scaduto, ancora con Andrea Dalmasso, questa volta su punizione dal limite che finisce in buca d’angolo alla destra del portiere.

 

Di certo non è stata la migliore prestazione di quest'anno dei biancorossi, che comunque hanno offerto un’altra prova di personalità e grande solidità corale, dimostrando di aver reagito subito all’amarezza di Alba, evitando bene le trappole di una gara all’apparenza facile.

 

 

 

 

Cuneo Olmo: Dia, Benso (6' Bottasso), Chesta, Magnaldi D., Serino, Marchetti, Armando (19' st Dalmasso G.), Magnaldi M., Rastrelli, Dalmasso A., Botasso. A  disposizione: Taricco, Pernice, Bernardi, Civalleri, Santini, Kouyate, Giachino. Allenatore: Magliano.

 

Cavour: Gilli, Drago, Bernardon, DePetris, Onofrio, Martino (21' st Peyronel), Balzano, Cretazzo, Malonga, Pizzolla, Garcetti (37' Arduino). A disposizione: Kangoum, Giay, Bertuzzi, Daghero, Milaiji, Santarossa. Allenatore: Di Leone.

 

Reti: 35' Dalmasso A., 33' st Rastrelli, 44' st Dalmasso A.