CUNEO - Calcio, il presidente della LND del Piemonte: 'Improponibile parlare di ripartenza dei campionati'

La lettera di Christian Mossino ai presidenti delle società dilettantistiche: 'Non esistono le condizioni e i tempi per concludere i tornei'

Redazione 24/04/2020 11:57

E’ improponibile, a questo punto, parlare di ripartenza dei campionati della stagione in corso, perché non esistono le condizioni e tantomeno i tempi per poterli portare a conclusione. Non dobbiamo disperdere nemmeno le energie per provare ad inventarci soluzioni che esulano dalla logica e dal rispetto dei principi fondamentali dello sport e che possono soltanto portare disagio e nocumento alle nostre società ed associazioni sportive”. E’ un passaggio della lettera che Christian Mossino, presidente del Comitato Piemonte e Valle d’Aosta della Lega Nazionale Dilettanti, ha inviato ieri, giovedì 23 aprile, ai presidenti delle società calcistiche piemontesi, per fare il punto della situazione relativamente ad una stagione interrotta dall’emergenza Coronavirus quando stava per entrare nella sua fase decisiva.
 
Mentre il calcio professionistico prova a riorganizzarsi per una ripartenza che appare in ogni caso molto complicata, il destino del mondo dei dilettanti sembra invece segnato: l’ipotesi più probabile e verosimile, confermata anche da Mossino, è che la stagione non venga portata a termine.
 
Insieme al Consiglio Direttivo ed ai Delegati Provinciali -  scrive il “numero uno” del calcio dilettantistico piemontese - abbiamo esaminato tutti i vari aspetti che possono caratterizzare le nuove prescrizioni sanitarie che entreranno in vigore, dall’obbligo di garantire ambienti sterili negli impianti sportivi a prova di virus al controllo costante di calciatori, allenatori, dirigenti, magazzinieri, fisioterapisti, attraverso l’uso di decine di migliaia di tamponi che oggi mancano persino nelle strutture sanitarie, oltre alla necessità di assicurare allenamenti con due metri di distanza tra gli atleti, ingressi scaglionati negli spogliatoi, impianti sportivi blindati al pubblico. Senza contare che i contatti con l’esterno diventa impensabile non solo azzerarli, ma anche soltanto ridurli, per evitare che i tesserati non si infettino”.
 
Lo sguardo, insomma, si rivolge fin da oggi al futuro, alla stagione 2020-2021, la cui organizzazione sarà tutt’altro che semplice anche a causa dei verdetti dei tornei di quest’anno che verranno a mancare: “Relativamente ai campionati non conclusi di questa stagione proporremo il blocco delle retrocessioni e la predisposizione di una graduatoria di merito per ogni categoria che tenga conto del coefficiente punti-gare disputate, da cui attingere per il completamento degli organici: il nostro modello sinora attuato prevede meccanismi matematici di scambio fra le varie categorie ed è soggetto alle promozioni ed alle retrocessioni dalla categoria Serie D. Pertanto in funzione delle decisioni della Divisione Interregionale garantiremo la necessaria integrazione degli organici di tutti i campionati regionali”.
 
Indicazioni, da parte di Mossino, anche per quanto riguarda il panorama dei settori giovanili: “Congeleremo gli organici e nell’eventualità li integreremo adottando le stesse misure sopra esposte. Insieme a tutti i Comitati Regionali d’Italia ed alla Lega Nazionale Dilettanti sono in fase di studio le misure di sostegno e salvaguardia verso le società ed associazioni sportive, che tengano prioritariamente conto di interventi che possano prevedere sgravi anche dal punto di vista economico. Proporremo di anticipare i tempi delle adesioni ai campionati con una fase di pre-iscrizione che possa consentire per tempo eventuali interventi sulla composizione degli organici ed una migliore organizzazione delle future attività”.
 

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