CUNEO - Calcio, Monachesi lascia, la Massese torna ai tifosi: 'Tre mesi di gestione disastrosa'

Il vice-presidente del Cuneo cede, il nuovo azionista di maggioranza è Nicola Cencetti, commercialista rappresentante della tifoseria, che si occuperà di ricercare nuovi acquirenti

a.d. 31/12/2018 11:29

Non è Cuneo, ma la questione interessa di riflesso il Cuneo Calcio e la sua proprietà. La Massese, società toscana che milita nel girone E del campionato di Serie D, è tornata nelle mani dei suoi tifosi. La totalità delle quote societarie fa ora capo a Nicola Cencetti, commercialista e rappresentante della tifoseria, che si occuperà di cercare nuovi acquirenti dopo i tre mesi di gestione dell'ormai ex proprietà rappresentata da Fulvio Monachesi. Quest'ultimo in estate (prima di diventare azionista di maggioranza della Massese) era stato presentato come vice-presidente del Cuneo: il suo nome figurava anche nell'organigramma del sito internet ufficiale dei biancorossi, prima di essere rimosso in un secondo momento. 
 
Fin da subito, insomma, erano parsi chiari i legami tra la misteriosa cordata di imprenditori rappresentata a Cuneo da Roberto Lamanna e quella rappresentata a Massa da Monachesi. A molti “esuberi” della rosa biancorossa, nelle ultime battute del mercato estivo, era stato proposto il prestito a Massa, e anche nella cittadina toscana si era iniziato a parlare di mai completamente definiti progetti per un nuovo stadio, in maniera analoga a quanto accaduto all'ombra del Monviso. Lo stesso Lamanna veniva indicato come responsabile della gestione sportiva per quanto riguarda la prima squadra della Massese, per poi venire accusato dallo stesso Monachesi di aver “disatteso gli impegni”.
 
Un'esperienza turbolenta, quella della gestione Monachesi a Massa, durata solamente tre mesi, conclusa nello studio del notaio Beatrice Davini Bertaccini nella mattinata del 29 dicembre, quando i tifosi, come detto, si sono di fatto riappropriati delle quote di maggioranza della società. Tre mesi travagliati, caratterizzati da difficoltà economiche che – a differenza di quanto accaduto a Cuneo – si sono tradotte anche in risultati negativi sul campo (la Massese è attualmente penultima in classifica). I problemi maggiori, evidenziati dal tecnico Vitaliano Bonuccelli in un'infuocata conferenza stampa due settimane fa, si sono però registrati fuori dal rettangolo di gioco: secondo quanto riferiscono da Massa, ancora oggi giocatori, staff e dipendenti della società attendono il pagamento degli stipendi per questa prima parte della stagione (molti calciatori si sono infatti trasferiti durante la finestra di mercato di dicembre), mentre i debiti accumulati con le strutture ricettive della città (altra analogia con la situazione di Cuneo), sono stati in parte ripianati, nelle ultime settimane, con i proventi della vendita dei biglietti per le partite e con le offerte dei tifosi. “Tre mesi di disastrosa gestione societaria, sia dal punto di vista amministrativo che sportivo”, si legge sulla pagina Facebook “La Massese nella storia”, in un comunicato diffuso dopo il ritorno delle quote nelle mani dei tifosi: “Il nostro posto è sui gradoni ed è lì che vorremmo stare, ma non potevamo tollerare altro tempo in cui a rimetterci era solo la nostra amata squadra e la sua centenaria storia”.
 
Con la Massese che torna alla ricerca di acquirenti, naufraga quindi per il Cuneo il progetto iniziale, che vedeva i toscani come possibile “società satellite” per i biancorossi.


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