BAGNOLO PIEMONTE - Calcio, Promozione: Infernotto-Pedona da rigiocare. Decisione corretta? I biancorossi non ci stanno

Il regolamento dice che le ammonizioni della prima gara non vanno prese in considerazione. Il ds Coalova: "Arrabbiati e danneggiati, andremo in fondo a questa storia"

Il direttore sportivo dell'Infernotto Paolo Coalova

Gabriele Destefanis 28/10/2022 14:52

Infernotto-Pedona: partita da ripetere o no? Il match valido per la quinta giornata del campionato di Promozione continua a far parlare e sembra davvero non finire mai. Prima l’interruzione nella ripresa per il terreno di gioco giudicato impraticabile a causa della pioggia, sul risultato di 1-0 per i padroni di casa; quindi la conclusione della partita, nella serata del 19 ottobre, con la vittoria dell’Infernotto per 3-1, ma subito dopo lo scoppio del caso Enrico Romagnini, attaccante della formazione di casa, ammonito sia nella prima parte dell’incontro che nello spezzone giocato successivamente, senza però venire espulso. Dopo il ricorso del Pedona, accolto dal Giudice Sportivo, è stata stabilita la ripetizione della partita, fissata il 2 novembre, per un errore tecnico ammesso dall’arbitro.
 
Ma l’Infernotto, regolamento alla mano, non ci sta. E in effetti l’articolo 30, comma 4, che fa riferimento proprio alle procedure per le partite interrotte, sembrerebbe dare ragione alla società biancorossa. Così recita il punto V: “le ammonizioni singole inflitte dal direttore di gara nel corso della gara interrotta non vengono prese in esame dagli organi disciplinari fino a quando non sia stata giocata anche la prosecuzione”. Pur in un quadro non chiarissimo, la “traduzione” sembra la seguente: le ammonizioni che riguardano la prima parte di incontro verranno prese in considerazione solo successivamente per definire eventuali squalifiche, ma non vanno considerate dal direttore di gara che dirige la seconda parte. È questo il pensiero dell’Infernotto, che vuole andare in fondo a questa situazione: “Se un giocatore ammonito in entrambi gli spezzoni di gara andasse espulso, sarebbe sottolineato nell’articolo del regolamento, cosa che invece non avviene - spiega il direttore sportivo dell’Infernotto Paolo Coalova -. Tra l’altro abbiamo anche ricevuto rassicurazioni dall’arbitro: è stato lui il primo a dirci che non dovevamo tenere conto di quell’ammonizione. Non si può parlare di errore tecnico”.
 
La rabbia è tanta da parte dell’Infernotto, che si sente penalizzato e pure beffato da questa decisione, visto che non potrà schierare Romagini nella prossima partita per la squalifica: “Sì, siamo molto arrabbiati, questa situazione ci danneggia parecchio: primo perché ci vogliono far rigiocare una partita che abbiamo vinto due volte, in entrambe le parti. Poi perché dovremo fare a meno del giocatore per il prossimo match. Infine, se verrà confermata la decisione di rigiocare dovremo riaccendere gli impianti un’altra sera, con un ulteriore dispendio di costi. Cosa faremo? Intanto vogliamo porre l'attenzione su quanto accaduto, per rispetto ai sacrifici che vengono fatti per mandare avanti una società, ed anche perché questo episodio crea un precedente. Faremo un appello perché si faccia chiarezza e speriamo che ci diano la partita vinta senza doverla rigiocare”

Notizie interessanti:

Vedi altro