CUNEO - Ciclismo, nel 2023 torna la Fausto Coppi. Davide Lauro: "Sarà strepitosa"

L'organizzatore, insieme a Emma Mana, della mitica Granfondo, spiega le ragioni della riproposizione della corsa dopo un anno di stop e parla delle aspettative per la prossima edizione

Davide Lauro insieme a Emma Mana, che con lui organizza la Fausto Coppi

Gabriele Destefanis 03/12/2022 09:00

“Sarà una strepitosa Fausto Coppi!”. La voce è squillante, l’entusiasmo traspare anche attraverso il telefono. Davide Lauro, presidente dell’Asd La Fausto Coppi on the Road e organizzatore, insieme alla vicepresidente Emma Mana, di una delle Granfondo più conosciute e apprezzate a livello nazionale, non vede l’ora che sia il 25 giugno 2023, quando tornerà la mitica competizione dopo un anno di stop. Non sarà certo una passeggiata, perché c’è da fare “un lavoro immane”: Davide lo dice quasi sospirando, con il tono di chi sa che mesi lo attendono, ma allo stesso tempo con la voglia di rivivere certe emozioni che solo la Fausto Coppi sa regalare. Intanto, la risposta degli appassionati, in poco più di una settimana dall’apertura delle iscrizioni, è stata incredibile, con oltre 570 adesioni e già 14 nazioni rappresentate.
 
Davide, la prima reazione a questi numeri qual è? 
"Abbiamo avuto un grandissimo attestato di affetto, che in parte ci aspettavamo, ma che è bellissimo. Si sono iscritti inglesi, spagnoli, tedeschi, svedesi”.
 
Cos’è per voi la Fausto Coppi?
"Un pezzo di vita. Noi cominciamo a lavorare all’edizione successiva già il giorno dopo la conclusione della gara. Dietro c’è un impegno di un anno, un lavoro immane. Chi partecipa, vivendo quel momento con grande gioia e passione sportiva, spesso non ha la percezione di tutto quello che c’è alle spalle. Ma è giusto così, che gli appassionati pensino a godersi quella giornata speciale”.
 
C’è un countdown in bella evidenza sul sito internet ufficiale della Granfondo, che indica il tempo che ci separa dalla prossima edizione. Che sensazioni vi dà?
“Un misto di sentimenti diversi e contrastanti. Da un lato, l’emozione per l’avvicinarsi di questo grande evento. Dall’altra, la consapevolezza del tanto lavoro che c’è da fare. Io, poi, che mi occupo in particolare degli aspetti legati alla parte agonistica, vivo sempre ogni edizione con la trepidante attesa dell’arrivo dell’ultimo corridore, con la speranza che tutto fili liscio”.
 
Facciamo un passo indietro: come mai in questo 2022 la Fausto Coppi non c’è stata?
“Emma ed io abbiamo ritenuto opportuno fermarci per fare profonde riflessioni su alcuni aspetti organizzativi e su questioni legate alla sicurezza”.
 
Ti riferisci ad alcune strade percorse dalla Granfondo ritenute non sufficientemente sicure?
“Quello è un tema centrale. La qualità dell’asfalto delle strade è troppo importante per l’organizzazione di un evento sportivo del genere. La responsabilità è dell’organizzazione, e non c’erano le condizioni di percorribilità in alcuni tratti. Inoltre, per lo svolgimento dell’edizione del 2021, che ha avuto un enorme successo in quanto a numeri e che è stata realizzata in pieno periodo Covid, abbiamo dovuto sottostare a procedure rigide e processi organizzativi complicati. La grande incertezza che c’era ancora nel momento in cui avremmo dovuto lanciare la manifestazione del 2022, ci ha spinto a fare delle riflessioni e a decidere di fermarci”.
 
Ma adesso si riparte per l’edizione 2023: cosa è cambiato?
“C’è stato un percorso fatto di confronti molto costruttivi su diversi aspetti, compreso quello legato alla viabilità, con istituzioni ed enti del territorio, tra cui le amministrazioni del Comune di Cuneo, quella precedente e quella attuale, e la Regione. Sono arrivati fondi ai Comuni maggiormente interessati dal passaggio della corsa per il ripristino dei tratti stradali, alcuni dei quali già effettuati. Queste condizioni ci hanno fatto prendere la decisione di tornare a organizzare la manifestazione”.
 
Ci sono stati anche gli appelli da parte degli appassionati.
“Sì, da parte del pubblico e dei nostri affezionati c’è stato un coro di richiesta a riorganizzare la Fausto Coppi. Qualcosa di simile a quanto sta accadendo in queste settimane, dopo l’ufficializzazione del ritorno della corsa: sono arrivati tanti attestati di stima e di fiducia che ci danno tanta forza. Questo affetto ha senza dubbio influito molto, insieme alle certezze da parte dei principali attori del territorio, di cui parlavo prima”.
 
A proposito di certezze legate al ripristino di alcune strade. Voi state facendo la vostra parte con il progetto “Salviamo le strade di montagna”.
“Sì, e mi piace ricordare questa iniziativa, perché si tratta di un unicum a livello nazionale, un vanto per me ed Emma. È un’operazione benefica di charity con cui, nelle ultime sei edizioni, grazie alle associazioni che hanno devoluto qualcosa, abbiamo raccolto decine di migliaia di euro per interventi di sistemazione delle strade. Ci inorgoglisce pensare che anche grazie a questa iniziativa abbiamo contribuito alla rinascita di due luoghi come il Colle del Fauniera e la Madonna del Colletto. Il Fauniera, in particolare, negli ultimi anni è diventato sempre di più protagonista assoluto del ciclismo amatoriale e conosciuto in tutto il mondo. Ci sentiamo un po’, come Fausto Coppi, i padri e le madri nobili di questo posto meraviglioso”.
 
In conclusione: che edizione sarà della Fausto Coppi quella del 2023
"Io sono un inguaribile ottimista, per cui non posso che dire che sarà una strepitosa Fausto Coppi, in linea con il successo delle edizioni precedenti, ma con elementi di novità che verranno proposti, ma che per ora non posso ancora svelare".

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