CUNEO - Cuneo calcio, 'Benvenuti in paradiso': 8 punti di penalizzazione e 350 mila euro di multa

La fideiussione depositata dalla società non è conforme. La situazione societaria sembra oramai diretta verso l'irreparabile

Samuele Mattio 18/01/2019 10:59

Il tempo scorre inesorabilmente e, ieri, giovedì 17 gennaio, era il giorno entro il quale il Cuneo Calcio doveva obbligatoriamente depositare una fideiussione da 350 mila euro (dopo la bocciatura della Finworld). Nonostante le rassicurazioni della società e i tentativi di disinformazione a mezzo stampa, continuati anche nelle ultime ore, la garanzia depositata dal Cuneo Calcio non è stata ritenuta conforme dalla Lega. Ecco il comunicato ufficiale della Lega Pro diramato pochi minuti fa: "Si è dato atto che la società A.C. Cuneo 1905 S.r.l. in data 17 gennaio 2019 ha depositato un documento “fideiussione a garanzia di obbligazioni” non conforme a quanto previsto dal Sistema Licenze Nazionali 2018/2019, in quanto il testo della garanzia non risulta conforme al modello federale ed emesso da ente che non risulta iscritto né all’Albo della Banca d’Italia, né all’Albo IVASS, né all’Albo Unico ex art. 106 TUB".
 
Era mercoledì 9 gennaio quando il direttore generale del Cuneo, Simone Sivieri, dichiarava spavaldo: Per la fideiussione non ci sarà alcun problema, ma la disperata ricerca di credito, continuata fino alla giornata di ieri non ha avuto gli esiti sperati.

Adesso, per il Cuneo Calcio, gli 8 punti di penalizzazione e l'ammenda di 350 mila euro sono solamente una formalità, l'ufficializzazione arriverà nelle prossime settimane. Il tutto a meno di ricorsi velleitari. Per la squadra è in arrivo anche una pesante penalizzazione su un altro fronte: nei prossimi giorni è attesa la sentenza in merito al deferimento per i ritardi nei pagamenti degli stipendi e dei relativi contributi. Si parla di una decina di punti di penalizzazione. Sommati agli otto punti della mancata presentazione della garanzia sarebbero diciotto, il che porterebbe i biancorossi all'ultimo posto in classifica (ma difficilmente sarà così in quanto nel Girone A di Serie C anche Lucchese e Pro Piacenza subiranno ingenti penalizzazioni). In ogni caso la società sarà invischiata in piena zona retrocessione. 
 
Insomma, anche se secondo i media 'mainstream' la traballante situazione societaria sembrava essere solo un piccolo neo in una situazione idilliaca (gli appassionati ricorderanno il titolo 'Paradiso Cuneo' comparso su un noto quotidiano sportivo torinese non più di una settimana fa), in molti si stanno rendendo conto che, come a suo tempo sostenuto dalla nostra testata, la realtà è ben diversa e che senza una governance solida alle spalle i risultati utili sul campo sono solo un dettaglio. Purtroppo l'aspetto sportivo non è l'unica preoccupazione per i cuneesi. A volere informazioni sulle finanze dissestate del club ci sono i tanti creditori, a partire dalle strutture alberghiere della città e i dipendenti che vorrebbero vedere sui loro conti i soldi frutto del loro lavoro. Tra decreti ingiuntivi e una ventilata istanza di fallimento, la situazione sembra oramai diretta verso l'irreparabile. Lo spettro del fallimento non è più un'ipotesi remota come qualcuno vorrebbe far credere.

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