CUNEO - Cuneo Calcio: il presidente della FIGC frena sull'esclusione dal campionato

Secondo Gravina avrebbe 'conseguenze nefaste', ma spingerà comunque per il cambiamento delle norme. Il destino dei biancorossi sembra segnato, indipendentemente dall'esito del Consiglio federale: gli spiragli di salvezza sono sottilissimi

s.m. 29/01/2019 14:38

 
In un'intervista esclusiva al portale specializzato TuttoC.com il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, ha esposto la sua posizione sulle squadre che non hanno depositato regolare fideiussione per l'iscrizione al campionato di Serie C. Domani, mercoledì 30 gennaio, avrà luogo il Consiglio Federale per il quale, l'attuale presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli aveva annunciato la proposta di radiazione delle squadre non in regola con le garanzie richieste, tra cui il Cuneo Calcio. Il suo predecessore sembra non essere sulla stessa lunghezza d'onda e al giornalista Sebastian Donzella, ha affermato: "Il Commissario Straordinario ha pubblicato una delibera nella quale fissava la penalizzazione e l’ammenda in caso di mancata sostituzione della fideiussione e il Consiglio Federale non ha la potestà di escludere Società d’imperio. Situazione, peraltro, che si è verificata solo una volta nella storia e che ha prodotto conseguenze nefaste per il sistema, quindi chi invoca soluzioni astratte dovrebbe approfondire meglio le norme". 
 
Allo stato dell'arte è difficile ipotizzare, a meno di clamorose sorprese, esclusioni o radiazioni d'imperio già dalla giornata di domani, rimarranno gli otto punti di penalizzazione e i 350 mila euro di multa (ancora da ufficializzare). In ogni caso il destino delle società inadempienti sembra segnato: "In considerazione della situazione così grave - ha spiegato Gravina - siamo intenzionati a portare in approvazione una norma che possa accelerare il processo di esclusione, a conclusione delle procedure già attivate”. Insomma, che sia domani o un altro giorno, l'intenzione sembra quella di procedere nella direzione dell'esclusione, anche se con una forma diversa da quella proposta da Ghirelli. Si vocifera che il taglio potrebbe avvenire al mancato pagamento della multa da 350 mila euro, ma ad ora è soltanto un'ipotesi, che comunque lascia sottilissimi spiragli. Al momento l'unica cosa certa è che il presidente della FIGC e quello della Lega Pro hanno vedute diverse sulle modalità d'intervento.


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