Un mese fa le trattative sembravano essere ormai ad un passo dalla conclusione: era il 10 maggio quando “Tuttosport” si sbilanciava, annunciando per imminente la cessione del Cuneo Calcio ad un gruppo asiatico facente riferimento al ligure Roberto Lamanna. Da allora fino ad oggi, lunedì 18 giugno, nulla è più trapelato, e intorno al destino della società biancorossa, che nel frattempo ha conquistato una storica salvezza in Serie C, è calato il silenzio più assoluto. 

 

Un silenzio parzialmente interrotto, negli ultimi giorni, dalle voci che hanno preso a circolare in città, secondo le quali il passaggio di proprietà sarebbe ancora una volta saltato, come già accaduto più volte negli ultimi anni. Insomma, ad oggi, il Cuneo Calcio resta nelle mani di Marco Rosso, ma ad un mese circa dalla ripresa degli allenamenti in vista della nuova stagione l'unica certezza è l'incertezza: la cessione che sembrava ormai certa poche settimane fa ora sembra tornare in discussione. Tutto tace, sia sul fronte societario che dal punto di vista del mercato, con mister William Viali che nel frattempo ha salutato firmando per il Novara.

 

Eppure il lavoro da fare in vista del prossimo campionato di Serie C non è di poco conto. Molti degli artefici della salvezza, infatti, erano giunti a Cuneo in prestito e dal prossimo 30 giugno faranno ritorno alla base: da Moschin a Zigrossi, da Zappella a Bruschi, passando per Gerbaudo, Schiavi, Dell'Agnello e Galuppini, tutti nel “giro” dei titolari della squadra che Viali ha condotto alla salvezza. Sono molte, insomma, le caselle da andare a riempire per allestire una rosa competitiva in un campionato che con la retrocessione di Novara e Pro Vercelli si preannuncia ultra-competitivo: in primis, c'è da ingaggiare un allenatore, con il quale se possibile concordare movimenti e strategie di mercato. 

 

In questo senso, l'incertezza sul versante societario di queste settimane non aiuta. Mentre altre concorrenti già si muovono e si attrezzano per la stagione che verrà, a Cuneo è calato il silenzio. Mentre sui social l'entusiasmo dei tifosi, generato da una salvezza storica, già si trasforma in preoccupazione.