"Sono soddisfatto, ma lo sarò ancora di più quando si inizierà a lavorare per lo stadio nuovo. Se tutto andrà per il verso giusto i malesi potrebbero cominciare già in questo anno. Si tratta di uno stadio rivoluzionario nel campo dell'energia rinnovabile, un lustro per la città di Cuneo". Parole e musica di Roberto Lamanna, azionista di maggioranza del Cuneo Calcio, in un'intervista rilasciata a Tuttosport, pubblicata nell'edizione di sabato 25 agosto del quotidiano torinese. A Cuneo, quindi, si torna a parlare di nuovo stadio. E' accaduto a più riprese in passato: già individuata l'area dove avrebbe dovuto sorgere, quella a fianco al palazzetto dello sport di San Rocco Castagneretta, ma fino ad oggi i diversi progetti redatti non sono mai stati resi concreti.

 

Con le parole di Lamanna, ora, il tema - già affrontato nella conferenza stampa di presentazione della nuova società - torna d'attualità. Contestualmente, “rispuntano” quegli imprenditori asiatici, malesi per la precisione, di cui si era parlato nei mesi precedenti il passaggio di proprietà, ma sui quali poi era calato il totale silenzio. Lamanna si era infatti presentato come semplice intermediario, come referente di una cordata di imprenditori, salvo poi diventare lui stesso azionista di maggioranza del club di corso Monviso. Un silenzio rotto dallo stesso Lamanna sulle colonne di Tuttosport, senza però fornire ulteriori dettagli: né sull'identità di questi imprenditori, né su un progetto decisamente ambizioso, quello del nuovo stadio. L'alone di mistero, insomma, resta: a due mesi dal passaggio di proprietà non è chiaro chi davvero abbia preso in mano le redini del Cuneo.

 

Lamanna ha fornito un indizio, non resta che restare a vedere: davvero questi imprenditori malesi regaleranno a Cuneo e al Cuneo un nuovo stadio, oppure si risolverà tutto in una bolla di sapone come puntualmente accaduto negli ultimi anni?