CUNEO - Cuneo Volley, il capitano è la prima conferma: “Felice di restare, il lavoro non è finito”

Dopo un’annata da leader, Iacopo Botto vestirà ancora la maglia biancoblù: “Questa è come casa mia: sono tornato per raggiungere un obiettivo. Giaccardi? La sua carica ci aiuterà”

Gabriele Destefanis 30/07/2022 17:37

Pubblicato in origine sul numero del 14 luglio del settimanale Cuneodice - ogni giovedì in edicola:
 
Il capitano c’è. La prima conferma ufficiale di Cuneo per la prossima stagione non poteva che essere Iacopo Botto. L’anima della squadra biancoblù, il trascinatore. La sua corsa ad abbracciare i Blu Brothers dopo il punto decisivo nel tie-break della gara 3 di finale playoff è ancora impressa nella mente di tutti. Lì c’è tutto “Iachi”: grinta, cuore e attaccamento ad una maglia che sente sua, visto che l’ha indossata per tanti anni nel settore giovanile, prima di iniziare il suo viaggio in giro per l’Italia, che l’ha portato a disputare sette stagioni in serie A1, tra Piacenza e Monza. “Il lavoro non è finito”, ed allora Botto sarà ancora al centro del progetto di Cuneo, dopo un’annata di altissimo livello, in cui ha dimostrato di essere un giocatore di categoria superiore.
 
Iacopo, cosa ti ha convinto a restare ancora a Cuneo?
“Sono arrivato con un obiettivo ben preciso da conquistare, vorrei andarmene con l’obiettivo raggiunto. Il lavoro non è finito. Sono davvero contento di rimanere a Cuneo, nella passata stagione abbiamo fatto un percorso importante, ma è il momento di alzare l’asticella”.
 
A distanza di qualche mese, come giudichi la stagione passata di Cuneo?
“Il finale amaro la fa sembrare negativa, ma non lo è stata affatto. Certo, non siamo riusciti ad arrivare fino in fondo, ma abbiamo giocato due finali: dobbiamo essere orgogliosi di quanto abbiamo fatto e riuscire a limare le cose che ci hanno impedito di vincere. Ma sono sicuro che con il lavoro i risultati arriveranno”.
 
A proposito di lavoro. Il nuovo allenatore è carico…
“Sì, anche troppo! (ride, ndr).
 
 
Credo che il riferimento sia all’inizio degli allenamenti il 3 agosto. Come l’hai presa?
“Subito male! (ride, ndr). Scherzi a parte, la carica di Max Giaccardi mi piace. Per aggiungere gli obiettivi ci vuole anche quella, e sono sicuro che lui saprà trasmettercela, anche se siamo già tutti molto carichi: abbiamo visto cosa significa giocare delle finali, e perderle. Ora vogliamo vincerle. Per quanto riguarda gli allenamenti, l’inizio così presto dimostra quanto ci tenga a lavorare bene: avremo tempo per sistemare con calma tanti aspetti tecnici”.
 
Conoscevi già Max Giaccardi? Vi siete parlati?
“Lo conosco dai tempi delle giovanili a Cuneo. Io giocavo e lui allenava altre squadre. Ho parlato con lui e mi ha fatto un’ottima impressione: ha tanta voglia di fare bene, è un allenatore che pretende, sono convinto che con lui ci troveremo subito in sintonia e lavoreremo bene”.
 
Che campionato ti aspetti?
“Sarà molto difficile, ci sono diverse squadre che si sono rinforzate, ma noi dobbiamo pensare che siamo Cuneo. L’anno scorso abbiamo disputato due finali, dimostrando di avere un livello molto alto. Dovremo alzarlo ulteriormente, senza avere paura di nessuno, con tanta voglia di fare bene”.
 
Vibo Valentia sembra avere qualcosa in più delle altre.
“Sì, sulla carta Vibo è una squadra di categoria superiore. Ma come sappiamo, a parlare è il campo, non sono i nomi. Anche loro dovranno sudare per raggiungere gli obiettivi”.
 
Dopo le prestazioni dell’anno scorso, tutti si aspettano tanto da te: sei soddisfatto del tuo primo anno a Cuneo?
“Sì, sono contento perché venivo da qualche anno particolare, in cui avevo faticato, giocando poco e con diversi problemi fisici. Avevo voglia di mettermi in gioco. Cuneo la sento quasi come casa mia, ci sono cresciuto: ho cercato di dare tutto per la città, per i tifosi e per la maglia. E farò lo stesso nella prossima stagione”.
 
Ti stai già preparando per l’inizio degli allenamenti?
“Mi sto riposando, ma ho anche cominciato ad allenarmi per essere pronto per l’inizio della preparazione. Il 3 agosto è dietro l’angolo, e ci sarà da sudare!”.

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