CUNEO - #GiroinGranda: 1972, i cuneesi conoscono il 'Cannibale'

Ottava puntata del viaggio nella storia dei passaggi della corsa rosa in provincia di Cuneo: l'impresa di Merckx nella Savona-Monte Jafferau

Il fuoriclasse belga Eddy Merckx

a.d. 25/04/2018 09:44

In vista della tappa del 24 maggio, ripercorriamo i passaggi del Giro d'Italia nella nostra provincia, dall'epoca dei pionieri all'impresa di Nibali nel 2016. Un racconto a puntate che ci accompagnerà all'attesissima Abbiategrasso-Prato Nevoso, potenzialmente decisiva per il Giro 2018.
 
Gli anni Settanta del Giro in provincia di Cuneo si aprono nel 1972: i passaggi, in questo decennio, saranno solamente due. Il 4 giugno la 14° tappa, la Savona-Monte Jafferau di 256 km attraversa la Granda. Vince con uno straordinario assolo sull'ascesa finale il “Cannibale”, Eddy Merckx, che vincerà anche il Giro, sulla salita finale è vera e propria battaglia: vengono squalificati per scorrettezze reciproche diversi corridori, tra i quali anche i volti noti del pedale italiano Zilioli, Motta e Bitossi. Per la prima volta nella storia della corsa, nessun portacolori azzurro sale sul podio: due spagnoli, Fuente e Galdòs, alle spalle del fuoriclasse belga.
 
Per rivedere il Giro sulle strade della provincia di Cuneo bisogna poi attendere il 1977: dopo un “digiuno” di quattro edizioni, la Granda riaccoglie la corsa rosa il 2 giugno, per la 12° tappa, la Santa Margherita Ligure-San Giacomo di Roburent da 160 km. Sulla salita finale Francesco Moser, fino a quel momento dominatore della corsa, accusa la prima delle crisi che lo porteranno a perdere la maglia rosa. Il vincitore è Wilmo Francioni. In realtà il primo a tagliare il traguardo è Miguel Maria Lasa, ma lo spagnolo risulta positivo al controllo antidoping e viene squalificato. Il giorno dopo si riparte da Mondovì, per arrivare a Varzi, provincia di Pavia, dopo 192 km: vince Giancarlo Tartoni, Moser resiste, ma pochi giorni dopo si arrenderà agli attacchi del belga Michel Pollentier, che chiuderà la corsa in rosa. 
 
Granda ancora “orfana” del Giro nel 1978 e nel 1979: la carovana torna ad attraversare la provincia il 17 maggio 1980, in occasione della seconda tappa, la Imperia-Torino da 179 km. Dopo la scollinamento sul colle di Nava, la corsa “taglia” la provincia verso il capoluogo regionale: vince Giuseppe Saronni, il Giro vedrà trionfare il francese Bernard Hinault.
 
Dopo un anno di pausa, poi, la corsa tornerà in Granda in grande stile: nel 1982 sarà tempo di Cuneo-Pinerolo, nuova riedizione della mitica tappa del 1949.
 
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