CUNEO - #GiroinGranda: il tramonto dei 'vecchi leoni' e la 'prima' del colle di Tenda

Sesta puntata del viaggio nella storia dei passaggi del Giro in provincia di Cuneo: negli anni Cinquanta chiudono le loro scintillanti carriere Coppi, Bartali e Magni

a.d. 18/04/2018 11:18

In vista della tappa del 24 maggio, ripercorriamo i passaggi del Giro d'Italia nella nostra provincia, dall'epoca dei pionieri all'impresa di Nibali nel 2016. Un racconto a puntate che ci accompagnerà all'attesissima Abbiategrasso-Prato Nevoso, potenzialmente decisiva per il Giro 2018.
 
Un anno dopo la mitica Cuneo-Pinerolo, il Giro torna in Granda per un fugace passaggio durante la Genova-Torino del 28 maggio, quinta tappa da 245 km. Vince Franco Franchi, è il Giro che vede la vittoria dello svizzero Hugo Koblet, primo straniero nella storia ad aggiudicarsi la corsa. 
 
Nessun passaggio nel 1951, nel 1952 Cuneo torna protagonista come sede di arrivo e partenza di tappa. Il 5 giugno, nella 17° tappa partita da Sanremo (190 km), Nino Defilippis taglia per primo il traguardo posto sull'altipiano. Ha tratti e lineamenti da bambino, in gruppo lo chiamano “Cit”. Torinese, appena ventenne, Defilippis corona così il suo fioretto: aveva promesso a sua madre che avrebbe vinto la tappa vicino a casa, dato che il Giro '52 non passa a Torino città. Gliel'ha ricordato anche il giorno prima, quando l'ha chiamata da Sanremo: “Porta pasticcini e spumante, perchè vincerò!”. E mantiene la promessa. Poi però c'è da scusarsi con Coppi: Defilippis, prima di scattare sul colle di Nava e andare in fuga, non ha chiesto il permesso al “Campionissimo”, come da prassi per un giovane come lui ormai fuori classifica. Coppi prima lo ammonisce, poi però gli dice che nulla è successo e si complimenta per la grande azione: è la benedizione del campione ad uno suo potenziale erede.
 
Il giorno dopo Pasquale Fornara vince la Cuneo-Saint Vincent (190 km). A tagliare il traguardo di Milano in maglia rosa sarà Fausto Coppi. E' un giro sempre più simile a quello moderno: il 1952 è l'anno dell’inaugurazione dello spettacolo serale nelle piazze delle città di tappa.
 
Il Giro torna in provincia di Cuneo nel 1955: è una corsa caratterizzata dalla sfida tra i giovani emergenti e i "vecchi leoni", Coppi e Magni, ormai alle ultime battute di una carriera scintillante (Bartali ha corso le ultime gare nel '53). Il 15 maggio è in programma la Torino-Cannes, seconda tappa, 243 km. La carovana sconfina valicando il colle di Tenda (primo passaggio nella storia), a Cannes vince Fiorenzo Magni, che vincerà anche il Giro. Nessun passaggio nel '56 e nel '57, nel '58 la protagonista è Mondovì. Il 22 maggio la quinta tappa (193 km), porta la carovana da Torino nella cittadina monregalese: vince Alfredo Sabbadin. Il giorno dopo il gruppo riparte alla volta di Chiavari (258 km), il primo a tagliare il traguardo è Silvano Campi.
 
La Granda tornerà a riabbracciare il Giro nel 1961. Nel frattempo, alle 8.45 del 2 gennaio 1960 si è spento Fausto Coppi, stroncato da una malaria non diagnosticata. Anche la Granda piange uno degli eroi sportivi che hanno segnato gli ultimi due decenni, simbolo di rinascita dopo il secondo conflitto mondiale, che proprio sulle salite cuneesi ha realizzato alcune delle sue imprese più belle.
 
QUI la prima puntata.
QUI la seconda puntata.
QUI la terza puntata.
QUI la quarta puntata.
QUI la quinta puntata.
 
 

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