Pareti tappezzate di magliette. Ovunque foto, sciarpe, altre magliette. E poi pantaloncini, manicotti, ginocchiere. Da qualche parte ci sono quelle utilizzate da una campionessa olimpica e mondiale come Gaia Giovannini, un po’ ovunque quelle di Noemi Signorile, il capitano da ormai 6 anni. Ma all’appello non manca nessuna delle giocatrici transitate da Cuneo nelle ultime stagioni, perché Fabio Bruno non ha lasciato nulla al caso nel dare vita al suo piccolo grande capolavoro, il “Graffio biancorosso”, un vero e proprio museo della pallavolo cuneese femminile creato all’interno di Mobili Bruno. Fabio, attuale referente dei Crazy Cats, tifoseria che segue le ragazze di Cuneo, ha iniziato la sua speciale collezione quasi per caso: “Era il 2020 e ho cominciato a sistemare in una stanza un po’ di cose che riguardavano la squadra di Cuneo”. Oggi quella stanza è piena. E non è l’unica, perché al museo ne sono dedicate diverse: “Nella prima, al piano terreno, ci sono gli oggetti della stagione in corso, nella seconda ho invece raccolto tutte le cose che riguardano gli anni precedenti. Ce n’è poi anche una terza in cui ho alcune magliette del volley maschile, chiamata ‘Il volo biancoblu’”. Insomma, la cosa è davvero seria e anche piuttosto impegnativa: “Ogni anno sposto il materiale della stagione appena terminata per liberare spazio per quella nuova. Per quelle di quest’anno aspetto di conoscere meglio le giocatrici non appena inizieranno le partite ufficiali”. Intanto, si gode tutto quello che ha raccolto in questi anni: le maglie di tutte le giocatrici, alcune accompagnate da dediche speciali, alto materiale utilizzato dalle pallavoliste, come pantaloncini, ginocchiere, manicotti. E poi le caricature, uno spazio dedicato alle squadre avversarie, con sciarpe e altre maglie, e le tantissime foto che ritraggono momenti vissuti al palazzetto e visite eccellenti al museo. In una c’è l’ex tecnico Andrea Pistola, rimasto nel cuore di tutti i tifosi, in un’altra la voce della pallavolo della Rai Marco Fantasia. “Grazie alla pallavolo si sono create tante amicizie – spiega Fabio Bruno -. Io mi sono avvicinato al volley femminile negli anni della serie A2, poi ho iniziato a seguire con maggiore assiduità da quando la squadra è in A1: è un mondo che mi è piaciuto fin da subito e che mi ha lasciato e mi lascia tanto. Le giocatrici più disponibili? Tante. Ovviamente Noemi Signorile, che ormai conosciamo benissimo, ma ricordo con grande piacere anche Federica Stufi, Gaia Giovannini, Federica Squarcini e Sofya Kuznetsova, che quando è tornata a Cuneo mi ha portato la maglia della squadra brasiliana in cui ha giocato nella scorsa stagione”.