CUNEO - Guasto alle luci del Paschiero, l'Acqui annuncia ricorso: "Ripresa giocata in condizioni anomale"

Nell'intervallo lo spegnimento di una delle torri faro dello stadio e la sospensione del match, poi ripreso dopo 40 minuti. I termali: "Decisione difficile da comprendere e giustificare"

Redazione 04/12/2025 10:40

È destinata a far discutere la partita giocata ieri sera, mercoledì 3 dicembre, allo stadio “Fratelli Paschiero”, tra Cuneo e Acqui, recupero della gara rinviata lo scorso 23 novembre causa neve. Sul campo i biancorossi si sono imposti con il punteggio di 4-0, ma gli ospiti hanno già annunciato il ricorso. Nel mirino dei termali quanto accaduto nell’intervallo: poco prima dell’inizio della ripresa, infatti, una delle torri faro dell’impianto di corso Monviso si è spenta. Dopo circa 40 minuti, nonostante il persistere del guasto, l’arbitro, il signor Pietro Vallelunga della sezione di Collegno, ha deciso di far disputare ugualmente il secondo tempo, iniziato intorno alle ore 22.20. “Quella andata in scena ieri al ‘Paschiero’ di Cuneo non è stata una semplice partita di calcio, ma un episodio difficilmente spiegabile con la logica”, la versione dell’Acqui in un post pubblicato sui canali social del club, che come detto ha già presentato ricorso ufficiale per quanto accaduto nel secondo tempo, “disputato in condizioni che definire anomale sarebbe un eufemismo". Per i termali la ripresa si è giocata “in una condizione di illuminazione gravemente insufficiente”.  Secondo l’Acqui l’arbitro avrebbe in un primo momento deciso di non far proseguire la partita, salvo poi tornare sui suoi passi: “Dopo oltre 40 minuti di stop, alle 22.20, l’arbitro cambiava improvvisamente idea: pur senza alcun miglioramento dell’illuminazione, decretava che la partita dovesse essere ripresa, concedendo alle squadre la bellezza di 3 minuti per il riscaldamento, mettendo a rischio la salute dei tesserati di entrambe le squadre, costretti a tornare in campo senza un adeguato riscaldamento. Alle 22:23, infatti, la gara riprendeva con la stessa identica illuminazione che 45 minuti prima aveva indotto il direttore di gara a sospendere. Una decisione difficile da comprendere, ancor più da giustificare”. Cuneo-Acqui, insomma, è destinata a non concludersi al triplice fischio. Nei prossimi giorni le decisioni sul ricorso degli ospiti.