"Qualche tempo fa mi trovavo in un Paese lontano ad assistere a una partita di tennis. Spesso, a ogni colpo sbagliato dall’avversario - che era uno straniero - il pubblico di casa applaudiva. Ero deluso: è il contrario rispetto a ogni buona regola di Fair Play. Noi siamo orgogliosi di promuovere un altro tipo di educazione sportiva". Parole dello svizzero Pierre Zappelli, presidente del Panathlon International, durante le celebrazioni per i 50 anni del Panathlon Club Cuneo. Alla "Ruota" di Pianfei il presidente del sodalizio Giovanni Mellano ha radunato ospiti istituzionali e grandi campioni. Da tutti, un messaggio univoco e ben chiaro: "Lo sport dev’essere strumento di crescita all’insegna dei valori da trasmettere ai giovani".

 

 

Tra l’inno del Comitato Olimpico Internazionale e quello d’Italia, che hanno aperto (con un ritratto letto dal decano maestro Adalberto Rava)  e chiuso la festa, oltre a Zappelli sono intervenuti fra i tanti  il presidente del Distretto Italia Panathlon International Giorgio Costa; Maurizio Nasi, governatore Area 3 Piemonte e Val d’Aosta; l’assessore del Comune di Cuneo Cristina Clerico in rappresentanza del sindaco Federico Borgna; Claudia Martin, delegata Coni Point Cuneo e consigliere della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo; Ferruccio Dardanello, presidente della Camera di Commercio di Cuneo; Paolo Bongioanni, neo consigliere regionale e direttore uscente dell’Atl Cuneese.

 

Con numerosi personaggi del mondo  Panathlon, i "cugini" Veterani dello sport sezione "Luigi Pellin" di Cuneo, i medici sportivi Carlo Ripa e Carlo Villosio, sono stati ricordati gli otto presidenti, che, dalla fondazione del 13 febbraio 1969 a oggi, hanno guidato il Club; da Giovanni Palanca ad Antonio Bertone e Attilio Bravi (in platea la signora Riccarda); da Sergio Levico e Armando Albanese a Sebastiano Dutto ed Enzo Lotti, fino a Giovanni Mellano attualmente in carica. Un’ovazione ha accolto i saluti dei campioni  Maria Rosa Rosato, Rita Marchisio, Marco Olmo. "Siete importantissimi, così come lo è lavorare insieme alla scuola" ha ricordato la pluriolimpionica e pluriridata dello sci di fondo Stefania Belmondo. "Cinquant’anni fa non era facile creare un ente come questo e meritevole è stato anche saperne continuare la storia e lo sviluppo: ottimo lavoro", ha dichiarato Franco Arese.