CUNEO - Il Cuneo a Grosseto per cambiare la storia

Mai uno spareggio vinto in 113 anni, dal 2012 i biancorossi non concludono con la salvezza un torneo professionistico: contro il Gavorrano si può invertire la rotta

foto www.cuneocalcio.it

r.c. 25/05/2018 15:04

Da una parte il precipizio, un'altra retrocessione in Serie D, a due anni dall'ultima volta, da quel 2016 in cui il doppio spareggio contro il Mantova condannò il Cuneo. Dall'altra parte un'impresa che avrebbe il sapore del traguardo storico: mai, nella sua ultra-centenaria storia, il club biancorosso ha saputo spuntarla in uno spareggio salvezza.
 
Per il Cuneo, contro il Gavorrano, c'è insomma da sfatare un tabù, invertendo un trend negativo che sta diventando quasi cronico: è ormai dal 2011-2012, infatti, che i biancorossi non concludono un campionato professionistico con un esito diverso dalla retrocessione. Sono passati ormai sei anni da quella stagione, che consegnò ai biancorossi la storica promozione in Prima Divisione: da allora, per il Cuneo, in campionati professionistici, sono arrivate solamente delusioni. 
 
A “cambiare la storia” ci proveranno William Viali e i suoi ragazzi, che alle 18 di domani, sabato 26 maggio, scenderanno in campo allo “Zecchini” di Grosseto, tana del Gavorrano, battuto per 1-0 nella sfida d'andata giocata sabato scorso al “Paschiero”. Il gol di Luca Zamparo ha di fatto ribaltato gli equilibri della sfida: ora l'ago della bilancia pende verso il piatto del Cuneo, partito privo dei favori del pronostico a causa del peggior piazzamento durante la stagione regolare. Ora, però, un eventuale pareggio premierebbe e salverebbe proprio i biancorossi. 
 
I giochi, comunque, sono ancora totalmente aperti, basterà un gol per riequilibrare la sfida: vietato abbassare la guardia, considerando oltretutto l'ambiente rovente che con ogni probabilità attenderà il Cuneo. Vista la tensione che già ha caratterizzato la gara d'andata, è lecito infatti attendere per il capitolo decisivo della sfida un clima ancor più surriscaldato. Ma i biancorossi hanno una motivazione in più: in mano a capitan Conrotto e compagni non c'è solamente la possibilità di conquistare la salvezza, ma l'opportunità di cambiare la storia stessa della società.


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