CUNEO - Il Cuneo Calcio manda fuori dai gangheri l'a.d. dell'Albissola: 'Mi metto a non pagare anche io'

Gianpiero Colla furioso per gli 'sconti' e la mancata esclusione dei biancorossi: 'Se gli imprenditori seri devono andare via dal calcio ditecelo'

Gianpiero Colla (foto dal sito ufficiale dell'Albissola)

s.m. 01/04/2019 11:06

 
 
Conferenza stampa 'avvelenata' quella dell'amministratore delegato dell'Albissola, Gianpiero Colla. Dopo la partita persa sabato 30 aprile con il Pisa il dirigente dei ceramisti ha attaccato duramente la Federazione in seguito alla decisione di non escludere dal campionato le squadre che non hanno depositato regolare fideiussione (Cuneo e Lucchese): “Ci sono cose che fatichiamo a capire, come ad esempio il tribunale federale: un ritardo è un ritardo, a me per non aver mandato una trimestrale con un indice di liquidità altamente positivo mi bloccano il mercato”.

Nella giornata di giovedì 28 marzo, la Corte d'Appello Federale aveva addirittura 'restituito' sei punti ai biancorossi, tirandoli fuori dalla corsa salvezza. Se è vero, come si sente dire al bar, che la squadra di Scazzola sarebbe ai playoff senza penalizzazioni è altrettanto vero i biancorossi non dovrebbero nemmeno figurare in classifica, in quanto la società non è in regola con la garanzia fideiussoria necessaria per l'iscrizione al campionato:“C’è una vera possibilità che l’Albissola non vada a giocare con l’Entella (partita in calendario la prossima giornata n.d.r.) – attacca ancora Colla -, se non cambiano le cose non giochiamo più: basta, ne abbiamo le tasche piene”.

A fare paragoni con i biancorossi, pur senza nominarli è ancora il dirigente ligure: “Siamo scomodi per cosa? Perché abbiamo fatto tre promozioni in tre anni e gli altri non ci sono riusciti? Perché abbiamo fatto quello che abbiamo detto? Perché abbiamo veramente depositato il progetto per lo stadio? Perché abbiamo preparato la fideiussione? Diamo fastidio per questo?”. 

Nella sua invettiva Gianpiero Colla si chiede se in questo campionato 'conviene' non pagare: “Se gli imprenditori seri devono andare via dal calcio, ditecelo: noi ce ne andiamo, facciamo altro. Lo dico a ragion veduta, ci sono cose che è difficile digerire. Non mi sono mai permesso di dire niente di alcuna società, ora basta. Abbiamo dato tantissimo al territorio e a modo nostro abbiamo dato tanto alla Serie C cercando di stare nelle regole. Questo è lo sfogo di qualcuno che è veramente stufo: se davvero vale tutto, mi metto a non pagare anche io”.

L'amministratore ha poi commentato la prestazione dei suoi giocatori, anche qui senza risparmiare una frecciata verso corso Monviso: “Cosa si può dire a questi ragazzi? È mancato solo il gol, a loro non si può dire assolutamente niente. Poi magari quelli delle altre squadre, quelle che dovrebbero essere escluse, sono degli eroi”.
 
Mentre si avvicina il momento dei verdetti la situazione finanziaria del Cuneo calcio continua ad essere elemento di instabilità per l'intero campionato e la tensione inizia a salire: le parole del numero uno ligure lo confermano. L'Albissola è una società sana, ma con una classifica deficitaria: se Cuneo o Lucchese si salvassero ai suoi danni sarebbe un paradosso difficile da spiegare dai vertici della Federazione che da mesi predicano rispetto delle regole.
 

Notizie interessanti:

Vedi altro