CUNEO - La Finworld, i ricorsi e lo 'strano caso' della fideiussione del Cuneo Calcio

Dopo l'esclusione della società romana dall'Albo della Banca d'Italia i biancorossi avevano comunicato di aver presentato nuove garanzie, ma ora emergono inaspettate novità

a.d. 20/10/2018 10:20

Chiarezza. E' quanto una buona fetta di tifosi chiede da tempo, dal momento dell'insediamento della nuova proprietà. Quando si parla del Cuneo Calcio, però, spesso accade che i conti non tornino, spesso accade che al puzzle manchi sempre un ultimo pezzo, nesessario ad avere un quadro limpido della situazione. Ne avevamo scritto anche noi, appena due giorni fa, affrontando il tema dei recenti avvicendamenti di allenatori e dirigenti nel settore giovanile. Torniamo a farlo oggi, all'indomani dell'ultimo capitolo della “telenovela” fideiussioni. 
 
Andiamo con ordine e partiamo dalla cronaca dei fatti più recenti, quelli, come detto, avvenuti nella giornata di ieri, venerdì 19 ottobre. Nel pomeriggio il club di corso Monviso ha diffuso il seguente comunicato stampa sul proprio sito internet e sui suoi canali social: “Il Tribunale Federale Nazionale ha annullato la delibera del Commissario, accogliendo i ricorsi di Cuneo, Matera, Reggina e Pro Piacenza in merito alla nota vicenda delle fideiussioni Finworld". Proprio della Finworld il Cuneo si era servito per presentare la fideiussione bancaria necessaria per l'iscrizione alla Serie C. La Figc aveva poi invitato i biancorossi e le altre società coinvolte a presentarne una nuova entro il 28 settembre, data l'esclusione della stessa Finworld dall'Albo della Banca d'Italia, avvenuta il 20 luglio, che avrebbe di fatto reso invalida la garanzia precedentemente fornita: pena un'ammenda di 350 mila euro e una penalizzazione di 8 punti.
 
Due, a quel punto, le strade percorribili per le società coinvolte: presentare una nuova fideiussione con una nuova società oppure presentare ricorso al Tribunale Federale, affinchè la scadenza del 28 settembre fosse fatta cadere e la garanzia rilasciata da Finworld fosse ritenuta valida. Ora, secondo quanto riferito dal comunicato societario diffuso ieri, il Cuneo figurerebbe nel secondo gruppo di società, quelle che hanno presentato ricorso.  
 
Questione archiviata, quindi, nessuna penalizzazione in vista (almeno per quanto riguarda questa vicenda): una buona notizia per il Cuneo e i suoi tifosi. Probabilmente è così, ma come abbiamo anticipato in apertura c'è qualcosa che non torna, qualcosa che non appare del tutto chiaro. Sì, perchè lo scorso 28 settembre, il termine stabilito dalla Figc per la presentazione di una nuova fideiussione, la società di corso Monviso aveva già rilasciato il seguente comunicato stampa: “L'A.C. Cuneo 1905 comunica che in data odierna ha ottenuto l'accettazione al rilascio di fideiussione da parte di un primario Istituto Bancario italiano”. Insomma, prima il Cuneo comunica di aver presentato una nuova garanzia, e di essersi quindi messo in regola, meno di un mese più tardi si viene invece a conoscenza del fatto che il nome dei biancorossi figura nel gruppo di società che avevano presentato ricorso al fine di vedere annullate la scadenza del 28 settembre e la necessità di presentare una nuova fideiussione.
 
Se davvero il club di corso Monviso avesse presentato una nuova garanzia entro lo scorso 28 settembre, allora perchè il suo nome figura tra i ricorrenti al Tribunale Federale? Con la presentazione di una nuova fideiussione rilasciata da un istituto diverso da Finworld, la questione avrebbe già dovuto essere chiusa il mese scorso, senza il bisogno di attendere (ed annunciare) l'esito di un ricorso. Esiste l'eventualità che la società abbia effettivamente presentato ricorso, e poi, per prudenza, abbia scelto di fornire anche una nuova fideiussione. Se così fosse, però, perchè non spiegarlo con chiarezza?
 
Si torna dunque al punto di partenza: è la chiarezza a mancare. E perchè le questioni legate al Cuneo Calcio continuano ad essere avvolte in questo costante alone di mistero? Quella cuneese, calcisticamente parlando, di certo può considerarsi una piazza tranquilla, priva di particolari pressioni e pretese nei confronti della sua più importante realtà calcistica: un po' di chiarezza in più, però, senza dubbio la meriterebbe.


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