CUNEO - Non siamo soli: c'è ancora chi si indigna sui campi da calcio

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di un genitore stupito per il comportamento di alcuni dirigenti in una partita delle giovanili

11/12/2017 12:53

Riceviamo e pubblichiamo volentieri la lettera di un genitore stupito dal comportamento di alcuni dirigenti sul campo da calcio in una partita di calcio giovanile. Rendiamo nota con grande piacere la missiva perchè, come i nostri lettori abituali sanno, da tempo sottolineamo i comportamenti 'oltre il limite' del calcio locale, cercando di contrastarli. Con piacere vediamo che non siamo gli unici.

Mi scuso per il disturbo sono un genitore che di calcio non ne capisce molto, ma oggi mi sono ritrovato a portare mio figlio che gioca nel Centallo ad assistere alla partita a Torino tra Cbs e Centallo 2002, valida per i campionati regionali di categoria (Allievi 2002 n.d.r.).
Nonostante le decisioni arbitrali del ragazzino di anni 16 che non voglio contestare perche non ne ho le nozioni, ritengo inopportuna la pressione che i dirigenti ed allenatori del Cbs hanno manifestato nei suoi confronti.
Quel ragazzino si è trovato sotto pressione nel dover far vincere a tutti i costi la squadra di casa e dopo aver dato 4 minuti di recupero indicati con la mano destra ha continuato a far giocare per altri 4 minuti la partita sotto pressione dei dirigenti del Cbs, e attorniato di grida da parte dei genitori del Centallo che manifestavano che l'orologio e uguale per tutti.
Purtroppo è stato evidente che l'arbitro doveva far giocare la partita sino al momento che il Cbs segnasse il 3-2 era il 48esimo minuto (l'orologio e uguale in tutto il mondo e 4 minuti non possono essere 8) a tal punto anche i dirigenti hanno perso le staffe ingiustamente.
La partita non è terminata in quanto l'arbitro è scappato negli spogliatoi e non ha fischiato la fine della partita, pertanto attendo le decisioni della Figc in merito.
Io che sono estraneo al mondo del calcio mi chiedo ma come è possibile che i dirigenti ed allenatori del Cbs possano mettere pressione ad un ragazzino di 16 anni per vincere una partita di calcio che alla fine non conta nulla nella vita.

Osvaldo Pecollo

Redazione Cuneodice.it

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