CUNEO - Ok al ritorno in bici, ma entro quali 'confini'? La Federciclismo chiede chiarimenti al Ministero

Il presidente Renato Di Rocco: 'Attendiamo risposta, poi entro un paio di giorni stileremo una direttiva sull'attività'

Redazione 27/04/2020 16:05

Tra i (tanti) dubbi emersi dopo il discorso del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, rimasti tali anche dopo la pubblicazione del testo del nuovo Dpcm in materia di misure di contenimento del Coronavirus, ci sono quelli legati all’attività motoria e sportiva. Al punto f dell’articolo 1, il decreto recita testualmente: “E’ consentito svolgere individualmente attività sportiva o attività motoria, purché comunque nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri per l’attività sportiva e di almeno un metro per ogni altra attività”. Non vengono delineati limiti territoriali entro i quali è consentito svolgere l’attività: secondo alcuni, in assenza di specifiche indicazioni, il limite valido è quello per gli spostamenti in generale, vale a dire quello regionale, mentre secondo altre interpretazioni i confini per l’attività fisica restano quelli comunali. Non è chiaro, insomma, se l'attività sportiva e motoria rientri tra le ragioni di "comprovata necessità" valide per sconfinare in città e paesi diversi da quelli di residenza.
 
Un dubbio che in queste ore viaggia in particolare nelle chat e nei gruppi social dei ciclisti amatoriali, che vedevano nel 4 maggio la data del tanto atteso ritorno in sella all’aria aperta dopo quasi due mesi di stop o, nel migliore dei casi, di allenamenti casalinghi sui “rulli”. Un ritorno in sella consentito dal decreto, ma restano come detto da chiarire la regolamentazione dell’attività e soprattutto i limiti oltre il quale sarà vietato sconfinare.
 
Sull’argomento, intervistato dall’Ansa, è intervenuto direttamente il presidente della Federciclismo Renato Di Rocco, che ha fatto sapere di aver chiesto al Ministero dello Sport chiarimenti sul tema: “Dopo, entro un paio di giorni stileremo una direttiva sull’attività sportiva”, ha affermato il “numero uno” del pedale italiano. "Ringrazio il Ministro per la disponibilità nei confronti del ciclismo. - ha aggiunto Di Rocco - Oltre al ripristino dell'attività, auspico la riapertura dei negozi di bici e quelli che vendono accessori. La situazione non è semplice: si può andare in bici a titolo individuale, mantenendo una distanza di 2 metri, ma noi diciamo: meglio se di 10 metri”.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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