BORGO SAN DALMAZZO - Olimpiadi amare per Marta Bassino: “Delusa, ma guardo avanti”

La sciatrice borgarina archivia il flop dei giochi di Pechino e si prepara al ritorno in Coppa del Mondo: “Salto le gare di Crans Montana per allenarmi a Livigno”

Redazione 20/02/2022 15:20

Il rimpianto c’è, non solo per Marta Bassino ma per tutto lo sci azzurro. Il Team Event di Yanqing rappresentava la grande occasione per acciuffare quell’oro che è mancato durante tutto il cammino dei giochi cinesi. Così non è stato, sebbene la borgarina abbia fatto la sua parte contro gli Stati Uniti superando una Mikaela Shiffrin non più inarrestabile, dopo i due titoli olimpici consecutivi a Sochi e Pyeongchang. Troppo poco, a fronte delle sconfitte rimediate dai compagni di squadra Federica Brignone, Alex Vinatzer e Luca De Aliprandini. La sfida mista a squadre si è conclusa ai quarti per i nostri atleti: sul gradino più alto del podio l’Austria, seguita dalla Germania e dalla Norvegia.
 
Certo le medaglie sono arrivate, anche se nessuna del metallo più pregiato: un argento e un bronzo con Federica Brignone nel gigante e nella combinata alpina, nella libera il bronzo di Nadia Delago e soprattutto lo strepitoso argento di Sofia Goggia, in gara a Pechino nonostante l’infortunio patito meno di un mese fa. La spedizione azzurra torna con 17 medaglie nella sua bisaccia: due ori, sette argenti e otto bronzi, il miglior bottino dopo Lillehammer 1994. Una crescita incoraggiante in vista della venticinquesima edizione dei Giochi invernali che tornerà in Italia a vent’anni da Torino 2006, con Milano e Cortina in pista.
 
Per Bassino, tuttavia, non c’è granché di cui esultare. La sua seconda esperienza olimpica era incominciata sotto una cattiva stella con la caduta nella prima manche del gigante, la sua specialità. Sono seguite prestazioni altrettanto dimenticabili nel SuperG (diciassettesimo posto), nella libera (trentottesima) e nella combinata (fuori dopo uno scivolone nella seconda parte del tracciato). Lei traccia il proprio bilancio senza perdere il suo consueto ottimismo: “L’esperienza olimpica non è stata certamente positiva, c’è un pizzico di delusione ma guardo avanti e prendo quanto di positivo mi hanno lasciato queste due settimane come sono solita fare, per portarlo in pista nelle prossime gare”.
 
Archiviata la brutta prova, quindi, basta recriminazioni. La testa è già ai prossimi impegni: “Torno a casa qualche giorno per allenarmi, salto le gare di Crans Montana in Coppa del mondo per allenarmi a Livigno prima di andare a Lenzerheide e concentrami in vista degli appuntamenti di chiusura”.

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