ALBA - Quando l'Albese conquistò la promozione in Serie B contro la Reggiana (ma era un fumetto)

Forse non tutti sanno che la società langarola è protagonista di alcuni episodi di 'Captain Tsubasa', il manga giapponese che ha dato vita al celebre cartone animato 'Holly e Benji'

Shingo Aoi-Rob Denton, stella dell'Albese in 'Captain Tsubasa'

Andrea Dalmasso 24/12/2019 10:29

Oggi l’Albese milita nel campionato di Promozione e lotta ai vertici della classifica per ritornare in Eccellenza, ma forse non tutti sanno che c’è stato un tempo in cui i langaroli, dopo essersi piazzati secondi nel campionato di Serie C1 alle spalle della Reggiana, riuscirono ad ottenere una storica promozione in Serie B, trascinati da due stelle come il nigeriano Bobang e il giapponese Shingo Aoi, uno dei membri della “Generazione d’Oro” del calcio nipponico. E’ probabile, però, che pochi appassionati di calcio locale ricordino questo avvenimento: già, perché in realtà non è mai avvenuto, si tratta semplicemente di un episodio contenuto in “Captain Tsubasa”, il manga giapponese che ha dato vita all’omonima serie di cartoni animata andata in onda in Italia per la prima volta nel 1986 con il nome “Holly e Benji”.
 
Insomma, anche la provincia di Cuneo ha un suo piccolo spazio in uno dei cartoni animati più celebri per chi era bambino tra gli anni ’80 e gli anni ’90, compagno di tanti pomeriggi per più di una generazione di appassionati di calcio. L’Albese compare nella terza serie a fumetti - in tutto ce ne sono cinque, le prime tre diventeranno cartone animato - intitolata “Road to 2002”, realizzata da Yoichi Takahashi, il “papà” di Captain Tsubasa, per celebrare l’assegnazione a Giappone e Corea del Sud dei Mondiali di calcio (quelli veri) del 2002. La squadra langarola compare negli episodi 77 e 78 della serie a fumetti: gioca come detto in Serie C1, ma sogna in grande avendo in rosa due campioni come i già citati Bobang e Shingo Aoi, che nel cartone animato trasmesso in Italia prende il nome di Rob Denton. Quest’ultimo ha un passato nelle giovanili dell’Inter, è un trequartista abile nel palleggio, molto veloce e ottimo nella finalizzazione: ha affinato negli anni varie tecniche, tra cui la rovesciata e la "finta ad angolo retto", tecnica che ha appreso da Ruud Gullit in persona ai tempi della sua militanza nella Sampdoria.
 
Tornando all’Albese, la società biancoceleste, nella “realtà parallela” di “Captain Tsubasa”, si è affermata ad alti livelli grazie al contributo di un anziano signore di Alba, che dopo aver incassato un cospicua vincita al Totocalcio ha deciso di donarla alla squadra della città, permettendole di arrivare fino alla Serie C1. Un’apparizione inizialmente fugace, quella dell’Albese nel celebre manga, che è stata però approfondita nel 2009, quando l’autore Yoichi Takahashi ha realizzato uno speciale sulla partita Reggiana-Albese, decisiva per la promozione in serie B delle due squadre. 
 
Uno speciale durato ben 24 capitoli (più di 400 pagine) che vede la vittoria finale per 3-2 della Reggiana (in cui milita Kojiro Hyuga, il mitico Mark Lenders), che centra così la promozione. L’Albese, allenata da mister Pinato, vede in un primo momento sfumare il sogno di salire in Serie B: dagli altri campi arrivano cattive notizie, l’Albinoleffe starebbe vincendo 2-0 contro il Ravenna, un risultato con cui scavalcherebbe l’Albese al secondo posto che vale la promozione. Anche in “Captain Tsubasa”, però, esistono le fake news: la voce è falsa, l’Albinoleffe in realtà perde 2-1 e fallisce il sorpasso, l’Albese resta seconda e festeggia lo storico salto in Serie B.
 
Insomma, è difficile da credere, ma anche una realtà come la Granda, molto lontana dal Giappone, geograficamente ma non solo, ha il suo piccolo ruolo in uno dei manga più celebri, che ha dato vita ad un vero e proprio pezzo di storia dell’animazione. Il fumetto in questione, però, in Italia è praticamente introvabile. La serie “Road to 2002”, quella in cui è protagonista l’Albese, non può essere pubblicata all'estero a causa di un contenzioso tra FIFA e Shūeisha, la casa editrice giapponese, riguardo alla presenza di squadre, maglie e stadi reali (viene citato anche il “San Cassiano”), con annessa richiesta di pagamento dei relativi diritti. Nel frattempo, da ieri, lunedì 23 dicembre, su Italia Uno va in onda alle 13.45 un remake del cartoon “Holly e Benji”, stavolta con i nomi originali giapponesi: niente Oliver Hutton e Benjamin Price, ma Tsubasa Ozora e Genzo Wakabayashi.


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