CUNEO - Toro Club della Granda in maggioranza favorevoli all'esonero di Mihajlovic

I pareri di quattro esponenti del tifo organizzato granata

Fabio Rubero 04/01/2018 11:06

La sconfitta maturata dal Torino nella serata di ieri (mercoledì 3 gennaio) all'Allianz Stadium nel quarto di finale di coppa Italia contro la Juventus sembra essere stata fatale all'allenatore granata Sinisa Mihajlovic. Manca ancora l'ufficialità, ma pare proprio che l'avventura del tecnico serbo sulla panchina sulla quale sedettero, tra gli altri, Gigi Radice ed Emiliano Mondonico sia finita.
 
Una decisione per certi versi clamorosa ed inaspettata che sta facendo parecchio discutere all'interno degli ambienti granata. Abbiamo così sentito il parere di quattro esponenti dei "Torino Club" della provincia di Cuneo.
 
Graziano Giordano (Granata Club Cuneo "Claudio Sala") ritiene necessario l'esonero ma sottolinea anche come ciò rappresenti una sconfitta per tutti. "Sono sostanzialmente d'accordo con l'allontanamento di Sinisa, ma questo deve fare riflettere. E' una sconfitta per tutto l'ambiente che parte da lontano. Un mercato sbagliato, poco carattere in campo, non si vede un'idea di gioco. Può essere che il reale valore della squadra sia questo, però ritengo giusto provare un'alternativa. Mazzarri? No, grazie. Meglio un traghettatore, mentre a fine stagione punterei su Moreno Longo che sta facendo molto bene in serie B e conosce già il nostro ambiente".
 
La pensa in maniera simile Angelo Sordo (Toro Club Bra): "Premetto che non ho mai avuto una grande simpatia per Mihajlovic per i suoi modi che spesso non condividevo, tuttavia, come era giusto che fosse, gli ho lasciato il tempo necessario per convincermi, ma ciò non è mai successo. Modi che, secondo me, invece di motivare la squadra, sortivano l'effetto contrario. Dunque, accolgo questo esonero senza particolare sorpresa, anzi direi che era nell'aria da un po'. Sono convinto che il potenziale di questa squadra sia superiore a quella che è la sua attuale classifica. Sarebbe bastata un po' di concentrazione in più in alcuni momenti, ed a questo punto parleremmo di un altro campionato".
 
D'accordo anche Enrico Quassolo del Toro Club Alba "Albagranata". "Se sono d'accordo con l'esonero? Io l'avrei fatto prima. Quest'anno stiamo vedendo una squadra che non ha carattere, non ha gioco, non ha entusiasmo. La partita di ieri sera ne è l'esempio. C'è modo e modo di perdere. Episodio incriminato a parte, siamo stati dominati dall'avversario, senza riuscire a reagire. Una partita che è l'emblema della nostra stagione".
 
Un po' più prudente Claudia Forzano, presidente del Torino Club Mondovì "Popolo Granata", che parla tuttavia di una decisione inevitabile. "Non c'è mai da esultare quando un allenatore viene esonerato. Non ho gradito certi comportamenti di Mihajlovic e lo ritengo responsabile della nostra situazione, tuttavia un esonero così a metà stagione mi fa molta paura perchè l'allenatore che arriverà ora impiegherà un po' a conoscere la squadra. Mi sarei aspettata una stretta di mano a fine stagione, ma può darsi sia successo qualcosa di grave nello spogliatoio che ha indotto la società a questa difficile e sofferta decisione. Sicuramente alcuni atteggiamenti di Sinisa non hanno aiutato a riportare la serenità necessaria ad affrontare i momenti di difficoltà. Certo è che a Mihajlovic imputo di avere compromesso buona parte del lavoro svolto in precedenza e di avere fatto perdere di valore a buona parte del nostro parco giocatori. Per non parlare delle sue incomprensibili scelte di mercato come l'acquisto di Niang e la cessione di Benassi".

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