BEINETTE - 'Un esempio di coraggio e determinazione': Cuneo ha celebrato l'impresa di Nicola Dutto

Nel Salone d'Onore del Municipio la cerimonia dedicata al centauro beinettese, reduce dall'Africa Eco Race sulle rotte della Parigi-Dakar

a.d. 31/01/2020 18:28

Il Comune di Cuneo ha scelto il Salone d’Onore del Municipio per salutare il rientro di Nicola Dutto, centauro beinettese reduce dall’Africa Eco Race, il rally raid che si corre sulle rotte della mitica Parigi-Dakar. Su una sedia a rotelle dal 2010 dopo un incidente in corsa, Dutto è stato il primo motociclista paraplegico ad arrivare al traguardo nella storia della corsa, grazie ad una motocicletta appositamente preparata: con la sua KTM si è classificato 47°, dopo aver percorso oltre 6 mila chilometri attraverso Marocco, Mauritania e Senegal.
 
A introdurre la “cerimonia” nel pomeriggio di oggi, venerdì 31 gennaio, è stato il sindaco di Cuneo Federico Borgna: “Spesso su giornali e media si tende a dare più visibilità alle cose brutte, ma quella di Nicola è una storia che merita di essere raccontata e di essere messa in evidenza, un’impresa che fa onore a tutta la nostra comunità e di cui siamo profondamente orgogliosi”. Presente anche Lorenzo Busciglio, sindaco di Beinette: “Non mi piace la retorica, ma in questo caso posso dire che sono davvero orgoglioso di essere un concittadino di Nicola, non solo per le imprese sportive ma anche per i suoi grandi valori umani”. Al tavolo anche Luca Chiapella e Giorgio Chiesa, presidenti di Confcommercio Cuneo e WeCuneo, che hanno sostenuto Dutto nella sua avventura.
 
Poi la parola è passata al protagonista della giornata, Nicola Dutto: “Mi sto rendendo conto giorno dopo giorno di quel che abbiamo fatto. Ora per me sono normali cose che prima dell’incidente mi sembravano impossibili: fino a dieci anni fa non avrei mai pensato di poter andare in moto senza utilizzare gli addominali e i muscoli delle gambe. Ho trovato la forza dentro di me perché solo la moto mi dà certe sensazioni. Con il mio team - mia moglie, i meccanici, i ghost rider e tutti quelli che mi hanno assistito e sostenuto - siamo riusciti a trasformare uno sport individuale in uno sport di squadra, la collaborazione tra di noi è stata perfetta per tutta la durata del rally, anche e soprattutto nelle difficoltà”. 
 
Presente anche Cristina Clerico, assessore allo Sport del Comune di Cuneo: “Da Nicola abbiamo molto da imparare, in primis la capacità di guardare sempre avanti, invece di farsi condizionare dal passato: dal mio punto di vista rappresenta l’essenza dello sport”. “Nella vita cadiamo tutti, - ha aggiunto l’assessore Luca Serale - chi per un motivo chi per un altro: la differenza la fa il modo in cui riusciamo a rialzarci, il coraggio e la determinazione che ci si mette. Nicola ci ha dato un esempio straordinario in questo senso”. "La disabilità non dev'essere una "scusa", un motivo per cercare "sconti" nella vita. - ha spiegato Dutto - Dopo l'incidente non ho continuato ad andare in moto per cercare consensi e dimostrare di essere un "eroe": per me era normale, andavo in moto prima e continuo ad andarci adesso".
 
Dopo la consegna del riconoscimento assegnatogli dal Comune di Cuneo, Dutto ha svelato i piani per i prossimi mesi: “L’appuntamento a cui tengo di più in questo 2020 sarà la Baja 1000, la desert race più vecchia al mondo”. La gara si correrà a novembre nella penisola della Bassa California. Il “sogno nel cassetto”, però, resta la Dakar, dalla quale Dutto fu escluso dopo la quarta tappa nel 2019: “Mi piacerebbe chiudere il cerchio rimasto in sospeso lo scorso anno”, ha concluso il beinettese. 
 
 

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