CUNEO - Una poltrona per due: anche l'Olmo potrebbe partecipare all'asta per il marchio 'A.C. Cuneo 1905'

Lo conferma Valter Vercellone, dg grigiorosso. Sul fronte Cuneo FC sono in standby i 'lavori' per l'iscrizione a Promozione o Eccellenza

Redazione 17/06/2020 15:06

Con le decisioni relative a promozioni e retrocessioni ufficializzate sabato scorso dalla Federazione, per le società di calcio cuneesi è iniziato a tutti gli effetti il cammino di avvicinamento alla prossima stagione. Il nuovo campionato potrebbe iniziare, secondo quanto riferito dal presidente della LND Cosimo Sibilia, già a settembre. Grande attenzione, inevitabilmente, è attirata dalla situazione del Cuneo FC, erede della gloriosa società fallita lo scorso dicembre: dopo essere ripartito dalla Terza Categoria non è riuscito a centrare la promozione, conquistata dall’Atletico Moretta in virtù della miglior media punti al momento dello stop dovuto all’emergenza Coronavirus. 
 
L’obiettivo della società presieduta da Mario Castellino, non è un mistero, è quello di saltare alcuni “step” provando a ripartire almeno dalla Promozione tramite l’acquisizione dei diritti da altre società, oppure valutando fusioni con le stesse e richieste di ripescaggio. Da questo punto di vista il club biancorosso, malgrado diversi tentativi, non ha ancora raggiunto accordi ufficiali: ad oggi il Cuneo FC ha diritto ad iscriversi soltanto al campionato di Terza Categoria. Secondo le indiscrezioni trattative sarebbero state intavolate nelle scorse settimane con Olmo, Benarzole e Azzurra (le prime due in Eccellenza), ma i discorsi non sarebbero mai arrivati al dunque. 
 
Altro tavolo aperto è quello dell’acquisizione del marchio “A.C. Cuneo 1905”, messo in vendita dal Tribunale di Cuneo su richiesta del curatore fallimentare Maurizio Pezzoli con asta pubblica telematica fissata per il prossimo 30 giugno (3 mila euro la base). Oltre alla denominazione storica, in vendita ci saranno anche i trofei del “vecchio Cuneo”, materiale e abbigliamento sportivo recante il logo della società. Anche in questo caso il club biancorosso ha già manifestato esplicitamente il suo interesse, annunciando la partecipazione all’asta: “Un segnale importante per dare continuità alla storia calcistica della città, compito che ci è stato affidato la scorsa estate dal Sindaco Borgna”, aveva detto il presidente Castellino nel giorno in cui la data dell’asta era stata fissata.
 
Negli ultimi giorni, però, si è fatta strada anche una nuova ipotesi, secondo la quale anche l’Olmo sarebbe stato interessato all’acquisizione del marchio “A.C. Cuneo 1905”. Eventualità che oggi è diventata più di una semplice voce, complice la conferma arrivata da Valter Vercellone, storico ex dirigente del Cuneo, oggi direttore generale della società di Piccapietra: “Non abbiamo ancora preso una decisione definitiva, faremo le nostre valutazioni nei prossimi giorni, ma non escludiamo di partecipare all’asta del 30 giugno. Abbiamo un’organizzazione e una società assolutamente strutturata, nel caso dovessimo aggiudicarci il marchio saremmo senz’altro pronti e all’altezza. L’importante, in ogni caso, è che a vincere l’asta sia qualcuno che vuole bene a Cuneo e al Cuneo”.
 
Il Cuneo FC, insomma, potrebbe non essere l’unico pretendente all’asta del prossimo 30 giugno: “Il nostro impegno è quello di riportare il Cuneo almeno in Promozione o in Eccellenza, e questo obiettivo rimarrà tale a prescindere dall’esito dell’asta. Comunque vada, noi siamo il Cuneo”, commenta il presidente Mario Castellino. La società biancorossa nata la scorsa estate, spiega il “patron”, ha per il momento messo in standby i discorsi relativi ad un’eventuale salto di categoria: “Ad oggi i ragionamenti sull’acquisizione di diritti o eventuali ripescaggi sono di fatto ‘congelati’, anche per via dell’incertezza sulla ripartenza: malgrado le dichiarazioni dei vertici nazionali della LND, al momento le certezze sulla prossima stagione sono poche. Per il momento ogni nostra decisione è rimandata a dopo l’asta del 30 giugno”.
 
Settimane di grande fermento, insomma, per il pallone nel capoluogo della Granda, che dal 30 giugno in poi potrebbe vedere ridisegnata in maniera significativa la sua geografia. Pur profondamente diversa dalle ultime, anche quella del 2020 potrebbe essere "un’estate calda” per il calcio cuneese.

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