La seconda era di François Salvagni a Cuneo è cominciata con l’esempio calcistico del “suo” Bologna, che vincendo la Coppa Italia “ha mostrato quanto sia importante fare le cose tutti insieme, con investimenti giusti, passione, lavoro e il legame con il territorio”. Il nuovo tecnico biancorosso è stato accolto per la presentazione ufficiale in un Salone d’onore del Comune di Cuneo gremito, in mezzo a tanto entusiasmo, lo stesso che ha trasmesso il coach con parole belle per una società e un territorio che conosce bene, per esserci già stato nella stagione 2017-2018: “Ieri mentre arrivavo qui con mia figlia guardavo le montagne e pensavo quanto è bella l’Italia, e quanto è bella Cuneo, che ho ritrovato splendida. Qui ci sono tutte le condizioni per fare bene: la città è vivibile, le strutture sono ottime, possiamo vivere al meglio la nostra professione. Ho continuato in questi anni a seguire il campionato italiano e anche Cuneo: la passione che ho visto al palazzetto è la base da cui partire per provare a scrivere tutti insieme nuove pagine della storia della pallavolo cuneese. La mentalità vincente che vogliamo creare si raggiunge anche e soprattutto attraverso le sconfitte”. 

 

Salvagni, che arriva da 6 anni nel campionato francese, al Mulhouse Alsace, ha battuto molto sul concetto di territorialità, elemento che dovà rappresentare un valore in più: “Questa è una città molto facile da vivere. E alle ragazze chiedo di farlo, di vivere il territorio ed essere parte  della comunità. Mentre a chi vuole sostenerci, dico di venire a vedere il lavoro settimanale, la sofferenza che c’è dietro a quello che poi succede la domenica, che è il momento più bello. La squadra? Credo che in un periodo in cui il mercato è molto difficile, la società abbia fatto il massimo per costruire la rosa migliore possibile. Qui c’è tanta Italia e tanta Italia giovane”.

 

Incalzato dal dirigente Enrco Anghilante nei panni di presentatore, l’allenatore ha svelato alcune curiosità, come l’abitudine della corsa mattutina e il ricordo di come riuscisse a spostarsi in bicicletta in città, la passione per la grappa barricata, la soddisfazione nell’aver scritto un libro su Velasco (“Il Codice Velasco”) insieme a Ciro Zoratto che sta andando molto bene, l’amore per la famiglia e le difficoltà nel rapporto a distanza (“Ma credo che la dedizione che ho messo nel mio lavoro possa essere un insegnamento per i miei figli"), la complessità nell’avere a che fare con le nuove generazioni (“C’è tanta fragilità nelle ragazze più giovani: sono professioniste, ma soprattutto persone, per questo c’è bisogno di staff allargati che le possa seguire e aiutare”).

 

A proposito di staff, è stata presentata la squadra di coach Salvagni: il vice è Fabio Tisci, come assistente ecco l’ex campionessa Paola Cardullo, il fisioterapista è Federico Aoli e il preparatore il grande Ezio Bramard, uno dei più apprezzati a livello internazionale nel mondo della pallavolo (“Ho girato tanto, ma tornare a Cuneo per me è sempre una grande emozione”). 

 

Nel corso della presentazione, in cui sono intervenuti la sindaca Patrizia Manassero, l’assessore allo Sport del Comune di Cuneo Valter Fantino e la consigliera regionale Giulia Marro, ha parlato anche il presidente Patrizio Bianco: “Questa è la miglior squadra che abbiamo mai avuto, ed anche il miglior staff. Abbiamo costruito una squadra fuori dal campo che possa far vincere quella in campo. Sono convinto che questa sia la direzione giusta. Cercheremo di inventarci qualcosa per riempire il più possibile il palazzetto: noi facciamo tanti sacrifici, chiediamo il supporto di tutti”. 

 

In conclusione, si è parlato anche del progetto che riguarda il settore giovanile della Cuneo Granda Academy con l’In Volley di Cambiano.

 

Nel video, l’intervista al tecnico Francois Salvagni.