“Lo ammetto, mi ci devo ancora abituare”. Le parole scritte in un post dallo storico leader deI Blu Brothers Carmelo Noto, accompagnate da una foto di Ivan Zaytsev sorridente con addosso la polo di Cuneo, riassumono il pensiero di tutti gli appassionati di pallavolo cuneesi. Sì, è tutto vero: Cuneo è tornata in Superlega e lo Zar è un nuovo giocatore biancoblu. Effettivamente, dobbiamo ancora rendercene conto. Ci aiuta Costamagna: “Se vi chiedo di pensare a un giocatore di pallavolo nel mondo degli ultimi 20 anni, pensate a lui. È un po’ come Cristiano Ronaldo e Messi nel calcio”.
Lo Zar sorride quando il suo nuovo presidente lo paragona ai due mostri sacri del calcio, ma non si scompone. Sembra prendere energie da tutto questo entusiasmo. L’ “effetto Zaytsev” fa bene non solo alla piazza cuneese, ma anche a lui, intrigato e affascinato dalla nuova sfida. Nella sua prima giornata cuneese, iniziata con le visite mediche e conclusa con la presentazione ufficiale e la cena nel ristorante Da Costa, ne ha avuto un primo assaggio. “La colpa della mia presenza qui è tutta di questi due signori seduti vicino a me – ha esordito Ivan indicando il presidente Gabriele Costamagna e il direttore sportivo Paolo Brugiafreddo -. Fin dai primi contatti telefonici mi hanno trasmesso tanta energia, tanto cuore e tanta voglia di far bene per far tornare la grande pallavolo a Cuneo. Mi sento responsabilizzato per questo”.
Insieme ai due dirigenti, lo Zar ha scherzato sulla (non) trattativa: “Praticamente non c’è stata (ride, ndr). Mi piace quando si parla chiaro, senza tanti giri di parole. Gabriele e Paolo sono stati onesti e sinceri, finita la prima chiacchierata ci ho messo qualche ora per dire di sì. Spero davvero di ripagare la fiducia che mi è stata data con i risultati sul campo”. “Sì, al termine di quella telefonata avevamo praticamente già deciso, anche se poi logicamente ho dovuto cercare di tirare giù il prezzo il più possibile – ha confermato con un sorriso Costamagna, che ha poi raccontato un simpatico aneddoto -. Come è arrivata l’idea Zaytsev? Eravamo in contatto con Baranowicz. Un giorno Paolo mi gira lo screenshot della chat con Michele: ‘Possiamo fare due parole?’. ‘Sì, volentieri. Ma sentite anche questo numero’. Era quello di Ivan. Da lì è partito tutto”.
“Vero, è andata così – ha aggiunto il ds Brugiafreddo -: il primo approccio è arrivato grazie a Michele, la nostra grande fortuna è che Ivan fosse ancora sul mercato. Abbiamo analizzato la cosa con il coach e con Gabriele e abbiamo capito che era un’occasione che non potevamo perdere. Ivan mediaticamente è molto forte, ma a me interessa che ci faccia vincere le partite. Lo abbiamo preso per quello”. Nessun problema. Anche lo Zar sembra ben focalizzato sull’obiettivo: “Credo che la squadra che si sta componendo sia un bel mix tra giovani e giocatori più esperti. Sono sicuro che sputeremo sangue per la maglia di Cuneo, anche perché se no il sangue ce lo faranno sputare i Blu Brothers. I fischi quando venivo a Cuneo? Li prendo come una forma di rispetto. Essere fischiato da loro è diverso, significa che sei un giocatore temuto. Ma essere dalla parte giusta della barricata sarà sicuramente un vantaggio”.
Zaytsev ha poi riservato parole al miele per alcuni compagni, vecchi e nuovi, ed anche per il nuovo allenatore: “Purtroppo abbiamo perso per strada un grande giocatore ed amico come Sottile, ma capitan Cavaccini saprà riportare da agosto in poi l’entusiasmo vissuto quest’anno. Baranowicz? Un amico e, come ho già detto in altre occasioni, il miglior palleggiatore con cui ho giocato in carriera. Dovrà anche farmi da Cicerone per conoscere meglio Cuneo. Per quanto riguarda Battocchio, c’è una stata una lunga chiacchierata al telefono in cui ho sentito una persona molto carica e intelligente dal punto di vista pallavolistico. È attento ai dettagli e sa dove andare ad intervenire fin da subito: sono convinto che sia la persona giusta per Cuneo”. Sul campionato che verrà, Zaytsev non ha dubbi: “Come sempre sarà il più tosto e il migliore del mondo. Il livello sarà altissimo anche da metà classifica in giù. Sarà il campo a parlare”.
Poi, dopo il benvenuto della sindaca Patrizia Manassero (presente insieme agli assessori Valter Fantino e Cristina Clerico), spazio alla cena, tra una foto, un autografo e una stretta di mano. L’effetto Zaytsev è ufficialmente cominciato.