CUNEO - Calcio, Eccellenza - Trionfo Saluzzo, le pagelle: Caldarola ovunque, Shtjefni decisivo, Kone immarcabile

Capitan Carli è il leader di una macchina perfetta orchestrata da "mister Coppa" Salvatore Telesca, che aveva previsto tutto sull'andamento del match

Kone e Carli, due tra i migliori

Gabriele Destefanis 08/01/2024 15:46

Le pagelle del Saluzzo che in finale di Coppa Italia di Eccellenza ha battuto per 3-0 la Pro Novara conquistando il trofeo. 
 
 
Romanin 6,5: quanti gol di Bertani alla Sampdoria o al Novara si sarà guardato su Youtube negli ultimi giorni? Sicuramente tanti. Ma per sua fortuna davanti a sé ha una difesa granitica che gli regala un pomeriggio inaspettatamente tranquillo. Quello che deve sbrigare, lo sbriga con autorevolezza e personalità, per il resto si gode dalla porta i movimenti della macchia perfetta che è in questo momento il Saluzzo.
 
Giergj 7: è un classe 2005, ma chi se ne accorge? Sarà che girandosi vede i volti rassicuranti di Carli e Caldarola, ma sbaglia pochissimo, giocando con la tranquillità e la sicurezza di un veterano. Braccetto di destra nella consolidata difesa a 3 di Telesca, ferma chiunque gli si presenti davanti, usando anche le maniere forti quando serve ma senza mai andare in difficoltà.
 
Carli 7,5: la sua voce risuona in tutto lo stadio di Orbassano. È il leader di questa squadra. Un’indicazione per tutti, una parola di incoraggiamento, una strigliata quando è il momento. E poi la maiuscola prova difensiva, a guidare la GCC (Giergj-Carli-Caldarola) da professore. In estate aveva chiesto a Telesca di fargli vincere la Coppa, ma lui ci ha messo davvero tanto di suo. Capitano vero. 
 
Caldarola 8: il migliore, insieme ad un altro paio di compagni. Ogni tanto Carli lo chiama: “Andre, ci sei?”. C’è, eccome se c’è. Gioca da terzo di sinistra di difesa, ma in realtà è ovunque. Lo vedi fermare gli attaccanti avversari, un attimo dopo lo trovi in avanti a proporsi sulla sinistra e ad andare al cross. Partita enorme.
 
Coppola 6,5: partita ordinata e attenta. Nessuno squillo particolare, ma neppure errori da segnalare. Presidia la fascia destra con applicazione, tanto basta per partecipare positivamente ad una giornata storica per il Saluzzo. La scena se la prendono altri, ma la sua prestazione è ampiamente sufficiente (dal 26’ st Dell’Anno 6: entra nel momento in cui il Saluzzo prova a blindare il vantaggio e chiudere il match, sistemandosi a sinistra, con il conseguente spostamento di Bedino a destra. Ci mette fisico e voglia, anche se sciupa una ghiotta occasione per il raddoppio).
 
Shtjefni 8: doppietta in una finale. Basterebbe. Ma lui ci mette anche tanto altro, perché quando tocca la palla è sempre uno spettacolo. Gioca con la naturalezza di quelli che hanno grande talento, a cui viene tutto facile. Ispira e dà qualità alla manovra, ma quando c’è da fare il lavoro sporco non si tira mai indietro. Poi i gol, appunto. Dal dischetto è glaciale in un momento in cui la tensione si sentiva anche in tribuna. Si toglie anche lo sfizio di un gol di testa per cui crediamo che dovrà pagare una cena all’assist-man Bedino. 
 
Rivoira 7: Telesca gli ha trovato una posizione che sembra cucita per lui, davanti alla difesa a mettere ordine e a dare serenità a tutto il reparto di metà campo. Non va mai in affanno e non lo trovi mai fuori posizione. Gioca semplice e con intelligenza, e in fase di non possesso funge da schermo a proteggere una difesa che già da sola potrebbe cavarsela tranquillamente, figuriamoci con il suo aiuto lì davanti…
 
Faridi 7: si vede meno di altri suoi compagni, ma il suo lavoro è utilissimo. Sa bene quando è il caso di accorciare e quando invece è meglio indietreggiare. Se la fase difensiva del Saluzzo è ai limiti della perfezione, è anche merito suo e di un centrocampo che si muove sempre nella maniera giusta per coprire ogni varco. Partita di grande sostanza la sua, con un paio di inserimenti con tempi giusti che potevano regalargli anche la gioia del gol.
 
Bedino 7,5: parte a sinistra, finisce a destra senza fare una piega e senza far abbassare di una virgola il livello della sua prestazione, sempre attenta e senza sbavature. Corsa e intelligenza tattica per uno dei punti fermi di questa squadra, che nel finale si toglie la soddisfazione di regalare due assist deliziosi ai suoi compagni: Micelotta e Shtjefni scartano il dono e ringraziano, chiudendo la partita. 
 
Micelotta 7,5: più c’è da fare a spallate e sgomitare, più sembra felice e a suo agio. Quando non trova buone linee di passaggio, lo schema del Saluzzo è semplice: palla a lui, che in qualche modo addomestica anche i passaggi più complicati, prendendo falli o giocando di sponda per i compagni. Partita di grande sacrificio e utilità per la squadra, impreziosita nel finale dal meritatissimo gol del raddoppio, con un sinistro sotto misura sul cross di Bedino (dal 45’ st Di Ciancio sv).
 
Kone 8: devastante. I giovani da schierare per regolamento abbassano il livello? Non è il suo caso. È l’incubo dei difensori della Pro Novara, che se lo vedono sfrecciare davanti senza mai riuscire a fermarlo. A tratti immarcabile per come riesce a sgasare e prendere il tempo agli avversari, sempre in affanno con lui. L’unico modo per contenerlo? Fargli fallo. In area capita due volte: la prima l’arbitro lascia correre, misteriosamente. La seconda non può proprio esimersi dall’assegnare il penalty che vale il vantaggio. Gli manca solo il gol, ma per questa volta può anche andare bene così (dal 35’ st Bernard sv).
 
All. Telesca 8: andate a rivedervi l’articolo di qualche giorno prima del match in cui spiegava come si sarebbe sviluppata la partita e come il Saluzzo avrebbe dovuto interpretarla: “Conteniamo la loro partenza forte e approfittiamo delle occasioni che si presenteranno”. È andata esattamente così. Fortuna? Se vinci la terza Coppa Italia consecutiva, crediamo proprio di no. Uno dei segreti di questa squadra, la prova di quanto un allenatore possa incidere. Complimenti mister Coppa.        

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