SALUZZO - Edoardo Covino, il morettese che sogna la doppia chiamata con la maglia azzurra

Il giovane calciatore è già stato convocato nella nazionale FSSI calcio a 5 per il raduno di Cantalupa: "Ho superato facilmente le difficoltà dovute alla mia sordità"

Redazione 20/05/2021 11:22

 
Edoardo Covino frequenta la classe quinta A dell'Istituto Denina Pellico Rivoira e pratica il calcio da 15 anni. Al momento gioca nell’Under 21 calcio a 5 della FSSI (Federazione Sport Sordi Italia): nell'ambito del campionato italiano giovedì 14 maggio la sua squadra ‘Real e non solo’ ha vinto lo scudetto a Chiuduno (BG) con quattro vittorie su quattro. La sua squadra è ufficialmente qualificata alla DCL (Deaf Champions League), già vinta nel 2018, che si terrà i primi di ottobre. Nella stessa occasione Covino ha ricevuto il riconoscimento di capocannoniere (14 goal in 4 partite).
 
A Reggio Emilia dal 27 al 29 maggio giocherà un campionato di calcio a 5 con la Gss Torino. Seguirà il campionato di calcio a 11 con l’Asd Ens Venezia a Roma  nei giorni 5/6 di giugno. L’obiettivo di Edoardo è quello di riuscire a vincere entrambi i campionati. Per il momento è stato convocato dalla Nazionale FSSI calcio a 5 per il raduno di Cantalupa (TO) nei giorni 17/18/19  giugno. La sua ambizione è giocare nella Nazionale di calcio FSSI sia calcio a 11 sia calcio a 5.
 
Ho iniziato a giocare a 5 anni nel Moretta, in seguito nel Saluzzo e nel Pancalieri, ma ora sono nuovamente al Moretta, con la speranza di potervi restare a lungo” si racconta Edoardo. E continua: “La prima chiamata della Nazionale Calcio è arrivata a 16 anni, nel 2018, per il raduno di Paratico (BS). C’è stata una seconda chiamata nel novembre del 2019 per il raduno di Castel Rozzone (BG), ma poi la pandemia ha bloccato tutto. Le chiamate sono convocazioni a seguito delle quali il mister decide ufficialmente gli atleti che giocheranno nelle due partite di qualificazione con la maglia della Nazionale”.
 
Dopo aver ricevuto  la terza chiamata per Tagliacozzo (AQ), ho partecipato al raduno dall’8 al 10 maggio 2021, un’esperienza fantastica motivata dalla speranza di rientrare tra i 18 atleti ufficiali per i Mondiali del 2022 in Brasile: sarebbe davvero importante indossare la maglia della nazionale, un orgoglio per me e per la mia famiglia. A questo proposito devo ringraziare con tutto il cuore mio padre e mia madre per aver creduto sempre in me, sempre”. Il futuro? “Mi aspetto belle esperienze dal futuro, sia in campo sportivo che lavorativo: vorrei fare della mia passione il mio lavoro. Spero di diventare un giocatore importante per la Nazionale e per la società del Moretta e, ovviamente, di affrontare sfide e partite ad alto livello. Ho superato facilmente le difficoltà che ho incontrato sul percorso scolastico dovute alla mia sordità, perché  questa caratteristica non mi ha mai spaventato, anzi, mi ha reso ciò che sono. Riscontro maggiori difficoltà in questo momento: penso di poter parlare sia a nome mio che della maggior parte dei sordi dicendo che è una cosa difficile e, a volte, anche imbarazzante per noi rapportarci con gli altri attraverso una mascherina, però non ci vergogniamo comunque della nostra sordità. Ho ricevuto tante brutte parole nella vita, ho sopportato atteggiamenti provocatori verso la mia sordità, ma questo non mi ha mai fermato, ho imparato a non dare eccessivo peso alle parole e ai comportamenti di certe persone”. 
 

Notizie interessanti:

Vedi altro