È una favola sportiva di famiglia quella che lega i fratelli Martin e Bernard Dematteis al Re di Pietra. L’8 settembre del 2017 avevano raggiunto insieme la vetta del Monviso a 3841 metri d’altezza in un’ora, 40 minuti e 47 secondi, battendo il record di Dario Viale che resisteva da 31 anni.

 

Ieri (domenica 30 agosto) Martin ha vinto il Tour Monviso Trail, la gara sulla distanza di 21 chilometri che vedeva 360 corridori al via. L’atleta della Sportification ha tagliato il traguardo in 1 ora 54’49’’, precedendo di oltre 2’ Gianluca Ghiano della S.D. Baudenasca, secondo classificato in 1.57'00'' davanti a Giovanni Quaglia (Podistica Valle Varaita, giunto in 1.58’39’’) e al dominatore assoluto delle precedenti sette edizioni della corsa, Paolo Bert.

 

Il primo pensiero del “keniano bianco”, com’è soprannominato il 34enne nato e cresciuto nella borgata Rore di Sampeyre, è stato per il fratello gemello Bernard che solo il giorno prima aveva annunciato la decisione di smettere temporaneamente con le competizioni, al termine di un periodo di sofferta riflessione. Bernard Dematteis, campione europeo di corsa in montagna nel 2018, era stato protagonista di un memorabile gesto sportivo quando nel corso della stessa competizione due anni prima aveva atteso il fratello sul traguardo per cedergli la vittoria dedicata in quell’occasione a suo figlio Matteo, scomparso dopo pochi mesi di vita. Nonostante una carriera segnata da problemi fisici, ‘Nin’ Dematteis ha conquistato in montagna anche un argento (2010) e un bronzo (2014) agli Europei, nonché il bronzo iridato vinto a Tirana nel 2011.

 

Un confronto più aspro era previsto nella gara femminile pur in assenza, per problemi di salute, di Elisa Desco. Ci ha pensato la punta di diamante attuale della Podistica Valle Varaita Francesca Ghelfi a fare il botto: 2.13’53’’ il suo tempo finale che la colloca in decima posizione nella classifica generale. Era molto attesa la prestazione della ex campionessa mondiale Luci Wambui Murigi, da pochi giorni tesserata per l’Atletica Saluzzo: la forte atleta keniana ha fatto segnare qualche difficoltà ad affrontare i tratti più tecnici e ha concluso in seconda posizione in 2.26’27”. Dalla Lombardia è giunta invece la terza classificata, Daniela Rota dell’Atletica Paratici in 2.38’22”.