Sara Curtis chiude ottava la sua prima finale mondiale dei 100 stile libero a Singapore. La saviglianese aveva già scritto una pagina della storia del nuoto italiano, essendo la prima azzurra a raggiungere la finale della gara regina in un Mondiale. Sara è partita fortissima, girando ai 50 metri addirittura da seconda, poi ha ceduto, venendo risucchiata e chiudendo in ottava posizione, con il tempo di 53’41. A vincere è stata l’olandese Steenbergen (52’’55), argento l’australiana O’Callaghan (52’’67), bronzo la statunitense Huske (52’’ 89). A caldo, ai microfoni di RaiSport, la nuotatrice saviglianese si è detta comunque orgogliosa, non nascondendo una commozione che mai finora si era vista nella sua giovane carriera: “Per me in ogni caso è stato un successo arrivare fino qui, mi ero posta l’obiettivo di arrivare alla fine morta, e lo sono. Certo, qualcosa manca e dobbiamo lavorarci, ma va bene così. Una medaglia non era impossibile, ma come ho detto qualcosa manca, bisogna accettarlo, fa parte della crescita. Continuo a lavorare a testa bassa per raggiungere quel podio. Ho impiegato tutte le energie che avevo, vivere questa gara è stato bello, ho provato a farlo al meglio: è stato un sogno che si è realizzato patecipare a questa finale. Ringrazio tutti quelli che mi sono stati vicino, anche con i tanti messaggi”.