CUNEO - Al via in bassa Langa la vendemmia più anticipata di sempre

Secondo le stime di Coldiretti la siccità ridurrà la produzione attesa, fino al 20% rispetto all’anno scorso. Ma c’è attesa per un raccolto di buona qualità

02/08/2022 13:01

Con un anticipo di 10 giorni rispetto alla media storica, è partita questa mattina la vendemmia sulle colline della Granda. È quanto rileva Coldiretti Cuneo in riferimento ad un’annata segnata da caldo e siccità eccezionali, che hanno accelerato di molto la maturazione e il timing di raccolta.
 
Le ultime piogge hanno rimandato i programmi di raccolta, ma i primi grappoli stanno già finendo nelle ceste. Le prime uve ad essere staccate – precisa Coldiretti Cuneo – sono quelle delle varietà Pinot e Chardonnay da spumante in Bassa Langa, mentre in Alta Langa, per lo spumante omonimo DOCG, complici le temperature più fresche, si attenderà qualche giorno in più. Subito dopo Ferragosto, sarà la volta delle uve Moscato; la vendemmia procederà senza interruzione di lì in poi, a fine agosto e settembre con le uve Chardonnay e Arneis. Per le tipologie a bacca rossa le previsioni sono difficili e molto dipenderà dalle temperature e dalle possibili ulteriori e attese piogge, ma intanto i tecnici Coldiretti effettuano campionamenti per determinare le curve di maturazione e di conseguenza l’epoca più adatta alla raccolta. Ci si potrebbe aspettare il Dolcetto ancor prima della metà di settembre, poi la Barbera e, tra fine settembre e inizio ottobre, i Nebbioli. Questo il calendario di massima, alla fine di un’annata su cui ha notevolmente inciso la siccità.
 
“Nonostante la vite sia una pianta forte e di grande adattabilità anche nei confronti di situazioni ambientali avverse - spiega il responsabile vitivinicolo di Coldiretti Cuneo, Fabrizio Rapallino - quest’anno, data l’eccezionale carenza d’acqua, ha iniziato a manifestare stress. In particolare, i vigneti nelle esposizioni più soleggiate o su terreni sciolti e sabbiosi mostrano scarsa vegetazione e acini piccoli più facilmente bruciati dal sole, mentre le zone più fresche e umide volte a Nord, considerate un tempo meno vocate, stanno offrendo risultati migliori con fitte pareti vegetative e produzioni più abbondanti e omogenee”.
 
In generale, causa indisponibilità idrica, è attesa quest’anno una quantità di uve inferiore al 2021 con una riduzione, variabile da zona a zona, che Coldiretti Cuneo stima fino al 20%. Dal punto di vista qualitativo, il tempo asciutto ha favorito la maturazione di grappoli sani, con una bassa carica di patogeni, che fanno sperare in una vendemmia di buona qualità. Solo la flavescenza dorata ha avuto una marcata recrudescenza, amplificata dalla siccità, e le poche grandinate della stagione hanno colpito aree circoscritte con danni anche ingenti ma localizzati.
 
“Il patrimonio vitivinicolo della Granda - evidenzia Enrico Nada, Presidente di Coldiretti Cuneo - si fonda sul lavoro di 6.500 imprese e coinvolge 16.000 ettari di superficie vitata per una produzione di 100 milioni di bottiglie all’anno. Sono ben 18 le denominazioni DOC e DOCG cuneesi che ricomprendono quasi 100 tipologie di vini, espressione di un’altissima qualità e frutto di lunghe tradizioni che si sposano con un’attenzione sempre più spiccata verso la sostenibilità ambientale”.
 
Sul fronte dei consumi - sottolinea Coldiretti Cuneo - il mercato per ora sembra non aver subito contraccolpi dalla guerra tra Russia e Ucraina, con buone prospettive per i vini della Granda, particolarmente richiesti, oltre che dai Paesi UE, negli Stati Uniti, in Giappone, Gran Bretagna e Cina.
 
“Per facilitare e sviluppare le vendite nazionali e internazionali dei nostri vitivinicoltori a seguito delle visite dei turisti o attraverso l’e-commerce - ricorda Fabiano Porcu, Direttore di Coldiretti Cuneo - abbiamo attivato da alcuni mesi, assieme al Consorzio di tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, il servizio ‘Ecolog Consumer’ grazie a cui le cantine possono gestire gli ordini, ottimizzare i ritiri, organizzare i groupage e calcolare in modo automatico le fiscalità previste, superando le complesse formalità che oggi frenano la vendita a distanza e l’e-commerce”.

c.s.

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