ALBA - Alba ha celebrato il Giorno del Ricordo con una corona di alloro nei giardini di Corso Matteotti

Alla cerimonia, organizzata dall’Associazione Padre Giuseppe Girotti, è intervenuto il Sindaco Maurizio Marello con gli assessori Anna Chiara Cavallotto, Massimo Scavino ed Alberto Gatto

11/02/2019 09:47

Sabato 9 febbraio, la deposizione di una corona di alloro sulla targa dedicata alle “Vittime delle foibe” nei giardini di Corso Matteotti ad Alba, per il “Giorno del Ricordo” celebrato ogni anno il 10 febbraio.
 
Così, anche la Capitale delle Langhe ha commemorato “la tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo degli istriani, dei fiumani e dei dalmati italiani dalle loro terre durante la seconda guerra mondiale e nell'immediato secondo dopoguerra (1943-1945), e della più complessa vicenda del confine orientale”. 
 
Alla cerimonia, organizzata dall’Associazione Padre Giuseppe Girotti in collaborazione con il Comune, è intervenuto il Sindaco Maurizio Marello con gli assessori Anna Chiara Cavallotto, Massimo Scavino ed Alberto Gatto, accanto al presidente del Consiglio di Sorveglianza Egea Olindo Cervella, al presidente dell’A.n.p.i. (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) sezione di Alba Enzo Demaria, al presidente dell’Associazione Padre Giuseppe Girotti Renato Vai, insieme ad esponenti dei Bersaglieri, dei Carabinieri, dei Mutilati ed Invalidi di Guerra e degli Alpini. Presenti anche alcuni esuli giuliano dalmata. 
 
"Oggi – ha sottolineato il Sindaco Maurizio Marello – ricordiamo un’altra tragedia durissima che è stata per troppo tempo dimenticata, anche per ragioni di equilibri politici legati alla guerra fredda. Tuttavia, dopo la caduta del muro di Berlino nel 1989 iniziò a farsi strada una storiografia corretta che ha portato all’istituzione del “Giorno del Ricordo” nel 2004. Una data per ricordare le migliaia di vittime che furono infoibate tra il 1943 ed il 1945 ma anche i tantissimi esuli che dovettero lasciare Istria, Dalmazia, Fiume ed altre zone, per ritornare in altri luoghi del proprio paese e non essere accolti a casa loro. Molte famiglie sono state costrette a vivere, per anni, in grandi casermoni, in spazi comuni, prima di riuscire a rifarsi una vita  ed una casa. Nel 2011 abbiamo voluto lasciare un segno visibile di questo dramma nella nostra città intitolando questo giardino alle vittime delle foibe, così come abbiamo intitolato i giardini di Via Roma a tutte le vittime dei campi di sterminio. Lo abbiamo fatto convintamente così ogni anno possiamo commemorare ma anche dare modo alla gente che passa in questi luoghi di soffermarsi su queste tragedie. Ringrazio tutti coloro che rappresentano le associazioni impegnate in questo lavoro di memoria. Un lavoro che deve assolutamente proseguire nel tempo. Tutti abbiamo il dovere della memoria, un dovere collettivo da trasmettere alle nuove generazioni".
 
"Questa celebrazione – ha ricordato il presidente dell’Associazione Padre Giuseppe Girotti Renato Vai – conclude il calendario di eventi dedicati al Giorno della Memoria, ogni anno il 27 gennaio".
 
 

c.s.

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