GRINZANE CAVOUR - “Barolo en primeur”, l’asta benefica a Grinzane Cavour raccoglie 600mila euro

Si tratta della prima vendita in Italia di un vino venduto prima di essere pronto: 55mila euro il prezzo più alto per un singolo lotto. Collegamento video da New York

Redazione 31/10/2021 08:19

 
Raccolti 600 mila euro alla prima edizione dell’asta benefica “Barolo en primeur”, che ha battuto 14 barrique del celebre vino rosso piemontese ancora in affinamento.
 
Vini ottenuti dalle uve nebbiolo raccolte nella Vigna Gustava di Grinzane Cavour, acquistata due anni fa dalla Fondazione CRC e sede di iniziative sociali e di formazione della storica Scuola Enologica di Alba.
 
L'iniziativa, tenutasi ieri sera (30 ottobre) nel castello di Grinzane Cavour in videocollegamento con New York, è stata organizzata dalla Fondazione CRC in collaborazione con la Fondazione CRC Donare e il Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani. Tutto il ricavato è destinato a progetti nel campo non-profit, già scelti dagli organizzatori o a scelta degli aggiudicatari dei lotti. L’asta, che ha voluto la consulenza dell'enologo di fama mondiale Antonio Galloni, è stata battuta da Cristiano De Lorenzo, managing director di Christie’s Italia, la casa d’aste che per l’occasione ha rinunciato alle commissioni.
 
Base d’asta 15 mila euro per ogni barrique destinata a produrre, nel gennaio 2024, trecento bottiglie di Barolo docg, con etichette firmate dall'artista Giuseppe Penone. Battuti 14 lotti, il quindicesimo di Barolo en primeur sarà messo in vendita il 14 novembre all'Asta mondiale del Tartufo d'Alba, da Grinzane Cavour in collegamento con Hong Kong. Il prezzo più alto per un lotto è arrivato a 55 mila euro. Madrina dell'asta Evelina Christillin, presidente della Fondazione Antichità Egizie di Torino.
 
“La nostra denominazione - ha sottolineato Matteo Ascheri, presidente del Consorzio di tutela del Barolo - è già molto conosciuta a livello mondiale, ma passi bisogna ancora farne, e questa iniziativa, con la sua valenza sociale, è un ulteriore avanzamento nella strada della valorizzazione. Si tratta della prima vendita in Italia di un vino venduto prima di essere pronto”.

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