Il cammino musicale del Festival “Colline in Musica – Destini” ha attraversato un fine settimana di emozioni intense e grande partecipazione. Da Coazzolo a Canale, fino alla straordinaria serata di domenica 8 giugno nella Sala di Diana della Reggia di Venaria, il festival ha portato il pubblico dentro le pieghe più intime della musica da camera, tra virtuosismi barocchi, introspezione romantica e la gioia condivisa dell’incontro.
Tra gli spettatori, un pubblico d'eccezione direttamente dal futuro della promozione culturale: gli studenti, giovanissimi, di IMUSE International Music School and Exchange e dell'Associazione Socio Culturale Romena Maria Tănase.
“Il concerto alla Reggia è stato un vertice poetico ed emotivo del nostro percorso - racconta Adrian Pinzaru, direttore artistico -. Cinque interpreti in ascolto reciproco, un pubblico attento e partecipe, e due opere che raccontano la fragilità e la forza della bellezza: Bach e Schumann si sono fusi in una sospensione quasi metafisica. È questo che intendiamo per Destini: incontri che accadono nel tempo giusto, nel luogo giusto, e che sanno lasciare tracce”.
Ad aprire il trittico del weekend era stato, venerdì 6 giugno, il duo formato da Flavia Napolitano e Jacopo Sommariva, protagonisti a Coazzolo di una serata dedicata al virtuosismo e alla profondità del Novecento: da Ligeti a Cassadó, passando per Halvorsen. Il giorno successivo, sabato 7 giugno, il pianoforte Pleyel 1858 di Alessandro Deljavan ha incantato il pubblico nel Monastero delle Sacramentine a Canale, interpretando le ultime sonate di Schubert, la D960 e la D840: un testamento spirituale che ha annullato ogni percezione temporale. Il programma prosegue ora con sei nuovi concerti, divisi in due fine settimana, all’insegna della varietà espressiva e della tensione poetica.
Da Castagnito a Cortemilia: corpi sonori e tensioni dell’anima
Venerdì 13 giugno, al Teatro di Castagnito, il Trio Koinè darà voce allo Haydn più brillante e allo Šostakovič più tragico, con il Trio n. 2 composto tra le ombre del conflitto mondiale. Sabato 14 giugno, a Neviglie, il Coro Polimnia proporrà un itinerario vocale che attraversa sacro e profano, con pagine di Fauré, Rossini, Donizetti, Verdi e Puccini, in un tessuto corale capace di eleganza e potenza evocativa. Il concerto nella sala delle botti delle cantine Roberto Sarotto è ormai un appuntamento fisso per gli spettatori del festival, ed è già sold out. Domenica 15 giugno, a Cortemilia, l’Orchestra da Camera LMR sarà accompagnata da interpreti d’eccezione: Chen Yujia (soprano), Carlotta Linetti (contralto), Luosha Fang (violino), Lara Albesano (viola), Stefano Beltrami (violoncello) e Valentina Messa (pianoforte). In programma, una partitura avvolgente e ricercata tra Robert Schumann, Brahms, Clara Wieck Schumann, Hindemith, Pergolesi e Dvořák.
Il clarinetto torna protagonista: il Festival abbraccia l’Europa
Venerdì 20 giugno, a Castagnole delle Lanze, la Confraternita dei Battuti Bianchi ospiterà Antonio Capolupo (clarinetto), Ada Guarnieri (violoncello) e Wataru Mashimo (pianoforte) con un programma intimo e raffinato: i Fantasiestücke op. 73 di Schumann e il Trio op. 114 di Brahms, tra grazia, elegia e malinconia.
Sabato 21 giugno, si tornerà alla Reggia di Venaria con la giovane violinista cinese Xie Jiayu, già vincitrice di concorsi internazionali, accompagnata da Li Kaixiang (violino) e Simone Rugani (pianoforte). In programma la Suite per pianoforte op. 75 da “Romeo e Giulietta” di Prokof’ev e la celebre Butterfly love story, omaggio musicale a una leggenda popolare cinese.
Domenica 22 giugno a Castagnole Monferrato (AT)), nella Chiesa di San Martino, chiuderà il trittico il trio Hieracon, vincitore del Quartet and Chamber Music Forum 2025, in sostituzione dell’ensemble composto da Rossana Rossignoli (clarinetto), Axel Schacher (violino) e Chiara Opalio (pianoforte), impossibilitato a esibirsi per cause di forza maggiore legate a un infortunio. Il programma prevede: D. Šostakovič Trio Op 8, A. Colla, Trio n 5 "Concinnitas" e J. Brahms, Trio op. 101.
“Lungo questi sentieri musicali - conclude Pinzaru - non cerchiamo solo l’eccellenza esecutiva, ma soprattutto il senso dell’incontro. Il festival è un’esperienza comunitaria e artistica che vive nei luoghi, nella relazione e nel tempo condiviso. Prosegue il nostro cammino, tra colline, scenari d’impatto e destinazioni ancora da scoprire”.
Il Festival “Colline in Musica - Destini” è organizzato da MUST in collaborazione con I’m Exchange Association, con la direzione artistica di Adrian Pinzaru, nell’ambito del progetto SNODI - Colline co-creative di Langhe Monferrato Roero, finanziato dall’Unione Europea NextGenerationEU.
Tutti i concerti sono a ingresso libero fino a esaurimento posti, salvo diverse indicazioni.
Programma completo su
www.roeroculturalevents.it.