Dal 6 all'8 novembre 2025 Alba ha ospitato la prima tappa de "La Cucina delle Radici", progetto pluriennale di formazione e promozione lanciato da Confcommercio – Imprese per l’Italia e FIPE – Federazione Italiana Pubblici Esercizi con il patrocinio del Ministero del Turismo e il coinvolgimento di RIAE - Ristoranti Italiani Autentici all’Estero. L'iniziativa, che proseguirà nei prossimi anni in aree simbolo della gastronomia italiana, è nata per rafforzare il legame tra la ristorazione italiana nel mondo, territori e filiere di qualità del nostro Paese. Il percorso è perciò iniziato da Alba – la cui tappa ha avuto il titolo “Il Tartufo e… il vino delle Langhe” - con il supporto dell’Associazione Commercianti Albesi e in sinergia con le eccellenze e istituzioni locali. Il format ha previsto masterclass rivolte a dieci chef e ristoratori italofoni selezionati dal Regno Unito, attivi a Londra, Edimburgo e altre città britanniche. In rappresentanza del Sistema Confcommercio ha partecipato il vicepresidente Manfred Pinzger insieme al presidente RIAE Roberto Costa. La tre giorni albese si è focalizzata sulla cucina del territorio, con protagonisti il Tartufo Bianco d'Alba e i grandi vini delle Langhe, con l’obiettivo di trasferire competenze e contenuti che i ristoratori potranno replicare nei menù e nello storytelling dei loro locali, favorendo la crescita dell'export e dei flussi turistici verso l'Italia. Il primo incontro formativo è stato il workshop “La Cucina del Territorio”, svoltosi presso la sede centrale dell’ACA. Il direttore ACA Fabrizio Pace, il vice direttore Silvia Anselmo e il presidente Giuliano Viglione hanno dato il benvenuto tra le colline ai ristoratori, augurando loro una buona e proficua esperienza. Ad introdurre e moderare l’incontro, la Sales manager di Langhe Experience Daniela Ferrero, che ha commentato: "I nostri eccellenti prodotti meritano uno storytelling all'altezza e una comunicazione consapevole per essere valorizzati davvero, qui come all’estero. Avere sul territorio imprenditori e ristoratori che ogni giorno portano la cucina autentica delle Langhe nel mondo, è un'occasione preziosissima. Come Langhe Experience siamo orgogliosi di aver organizzato questo tour formativo e fiduciosi di contribuire ad aumentare i flussi turistici dalla Gran Bretagna. Un format da ripetere!". A costituire il workshop, due momenti fondamentali. Il primo, una tavola rotonda dedicata ai pregiati prodotti del territorio - in particolare vino, nocciola e Tartufo Bianco d’Alba - e ai cambiamenti a cui questi ultimi stanno andando incontro, con esperti e tecnici di consorzi e centri studi locali: Giovanni Minetti, presidente del Consorzio Alta Langa; Massimo Damonte, presidente del Consorzio Tutela del Roero; Gianluca Roggero, vice presidente del Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani; Francesco Caffa vice presidente dell’Ordine dei Tecnologi Alimentari del Piemonte e della Valle d’Aosta e Nocciola Piemonte I.G.P. Brand teller; Isabella Gianicolo, responsabile tecnica del Centro Nazionale Studi Tartufo. Il secondo momento è invece entrato nel vivo del mondo enogastronomico di Alba e del suo territorio, tramite il racconto di due chef patron che hanno fatto la storia della cucina langarola, Massimo Camia e Gemma Boeri, che hanno emozionato il pubblico con le loro storie. La permanenza dei ristoratori è poi proseguita con stage – che hanno permesso loro di “mettere le mani in pasta” –, visite alla Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba e in note aziende enogastronomiche, oltre che pranzi e cene in alcuni storici locali. "Siamo orgogliosi di aver ospitato la prima tappa del progetto lanciato da FIPE e Confcommercio" dichiarano insieme il presidente e il direttore ACA, Giuliano Viglione e Fabrizio Pace: "Siamo coscienti di quello che abbiamo da offrire ai turisti e ai ristoratori che si sono formati sul nostro territorio. Abbiamo dei prodotti eccezionali: dai vini al Tartufo Bianco d’Alba, passando per la Nocciola Tonda Gentile, fino ai formaggi dell’Alta Langa, la frutta del Roero, i prodotti degli orti e la Sottorazza albese. Questi prodotti hanno fatto sì che sul nostro territorio ci sia una delle maggiori concentrazioni di chef stellati in Italia, oltre che 200 trattorie e ristoranti tipici citati dalle migliori guide italiane". "Queste giornate che abbiamo passato insieme ad Alba, improntate alla conoscenza dei prodotti del territorio e della cucina delle Langhe, sono state un’esperienza fondamentale per il progetto di Confcommercio “Cucina delle radici” driver per lo sviluppo del turismo", ha commentato il vice presidente di Confcommercio Manfred Pinzger a chiusura dell’evento: "Le esperienze vissute hanno costituito un momento di incontro e scambio di esperienze professionali tra gli esperti locali ed i nostri chef e manager che portano la tradizione nel piatto e nel bicchiere nelle loro aziende in U.K. Ringrazio ancora FIPE ed ACA per la disponibilità ed il supporto organizzativo che hanno permesso a tutti di vivere al meglio queste giornate nelle Langhe". "Per me, la cucina delle radici non è nostalgia, ma identità", spiega Roberto Costa, presidente RIAE: "È il filo invisibile che lega chi siamo a chi eravamo, e che ci permette di raccontarci al mondo senza tradurci. Quando un ristoratore italiano apre una porta fuori dall’Italia, porta con sé molto più di una ricetta: porta il profumo di casa, le mani dei nonni, il rumore delle pentole della domenica, la verità del territorio che lo ha cresciuto. La cucina delle radici è una bussola. Ci permette di innovare senza perderci, di creare senza tradire, di restare autentici anche quando siamo lontani. In un mondo che corre verso l’omologazione, noi ristoratori italiani all’estero abbiamo una missione: custodire e reinterpretare la nostra storia, affinché chi si siede alla nostra tavola possa sentire, anche solo per un attimo, il sapore dell’Italia vera".