ALBA - Da Alba ad Amsterdam: Giulio Pavesi tra i fondatori di Termzy AI

L’app per browser sfrutta l’intelligenza artificiale per analizzare termini di servizio, condizioni d’uso e informative sulla privacy dei siti web durante la navigazione

25/07/2025 12:28

Un giovane albese sta facendo parlare di sé nel panorama dell’innovazione digitale europea. Giulio Pavesi, studente originario di Alba, attualmente iscritto all’Università di Amsterdam, è uno dei co-fondatori di Termzy AI, una nuova estensione del browser che sfrutta l’intelligenza artificiale per analizzare automaticamente termini di servizio, condizioni d’uso e informative sulla privacy dei siti web durante la navigazione. “Accettiamo quotidianamente termini e condizioni senza leggerli, ma questa superficialità può avere conseguenze reali”, spiega Giulio Pavesi. “Molti utenti non sanno che, registrandosi a siti web, stanno dando il consenso alla vendita dei propri dati personali a terze parti - esponendosi a rischi come spam, e data redlining - e accettando condizioni piuttosto svantaggiose, che includono: dati personali venduti a broker, diritti d’autore ceduti inconsapevolmente o limiti di rimborso ridicoli (100 euro simbolici per qualsiasi danno subito)”. Termzy AI nasce proprio per rispondere a questa esigenza di consapevolezza digitale. L’estensione, quando riconosce che l’utente sta per accettare una policy online, propone un  pulsante per la scansione, per poi individuare, analizzare e valutare automaticamente politiche di trattamento dei dati e condizioni legali del sito, riassumendoli in un linguaggio semplice e accessibile, con l’aiuto dell’intelligenza artificiale. Il progetto è stato sviluppato nell’ambito del corso Public AI dell’Università di Amsterdam, che incoraggia gli studenti a usare l’intelligenza artificiale per finalità di interesse pubblico. “Abbiamo voluto realizzare uno strumento concreto, utile a tutti, che possa restituire alle persone un po’ di controllo sul proprio spazio digitale”, aggiunge Giulio. La dottoressa Houda Lamqaddam, docente del corso, spiega: “Il corso Public AI sfida gli studenti ad applicare le proprie competenze tecniche e socio-culturali per confrontarsi criticamente con le applicazioni reali dell’IA. Il team di Termzy è andato oltre, costruendo una vera estensione del browser che affronta il problema di lunga data dei termini e condizioni opachi e sfruttatori. Questo progetto è un meraviglioso esempio di ciò che la pratica interdisciplinare può offrire ai nostri studenti - e al mondo”. “Se più persone iniziano a capire davvero ciò che stanno accettando, le aziende del digitale saranno spinte a rendere a offrire condizioni più trasparenti e bilanciate”, afferma Giulio, con l’ambizione di diffondere la consapevolezza digitale anche tra i cittadini del suo territorio d’origine. Termzy AI è stato creato da un team composto da Annouck Leenders, Imogen Plumb, Julia Rajnai e Giulio Pavesi, portando un tocco di Langhe nel cuore dell’innovazione europea; è ora disponibile gratuitamente sul Chrome Web Store. Lo strumento è attualmente in versione beta, e il feedback degli utenti sarà fondamentale per perfezionarlo.

c.s.

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