DOGLIANI - Dogliani, Bergesio (Lega): "Lezioni di Einaudi siano di ispirazione per tutti noi"

Questa mattina il senatore della Lega ha preso parte all’omaggio che da 61 anni la città di Dogliani rende al primo presidente eletto della Repubblica

02/11/2022 13:19

Questa mattina il senatore Giorgio Maria Bergesio (Lega) ha preso parte all’omaggio che da 61 anni la Città di Dogliani rende a Luigi Einaudi, primo presidente della Repubblica Italiana eletto, morto nel ’61 a Roma e sepolto a Dogliani, dove aveva vissuto, nel cimitero Schellino. Alla cerimonia, durante la quale sono state deposte sulla tomba di Einaudi le corone del Comune e della Prefettura, erano presenti il Sindaco di Dogliani, Ugo Arnulfo, il Presidente della Provincia di Cuneo Luca Robaldo, rappresentanti delle istituzioni civili e militari e i discendenti della famiglia Einaudi.
 
“È stato un onore prendere parte oggi al ricordo di Luigi Einaudi, uno dei grandi padri della Patria - commenta il senatore Bergesio -. Einaudi, figlio del nostro Piemonte, incarnò le virtù di questa terra. Fu infatti un uomo pratico, che seppe mettere al primo posto non la carriera né le convinzioni ma gli interessi del Paese e il prestigio delle Istituzioni che seppe rappresentare con grande saggezza e lungimiranza”.
 
“Gli insegnamenti di Luigi Einaudi devono essere di ispirazione per tutti noi. Rileggo spesso una frase che scrisse nel 1960: “Migliaia, milioni di individui lavorano, producono e risparmiano nonostante tutto quello che noi possiamo inventare per molestarli, incepparli, scoraggiarli. È la vocazione naturale che li spinge; non soltanto la sete di guadagno. Il gusto, l’orgoglio di vedere la propria azienda prosperare, acquistare credito, ispirare fiducia a clientele sempre più vaste, ampliare gli impianti, costituiscono una molla di progresso altrettanto potente che il guadagno. Se così non fosse, non si spiegherebbe come ci siano imprenditori che nella propria azienda prodigano tutte le loro energie ed investono tutti i loro capitali per ritirare spesso utili di gran lunga più modesti di quelli che potrebbero sicuramente e comodamente ottenere con altri impieghi”. Parole che sembrano incarnare lo spirito piemontese, laborioso, tenace, silenzioso e disposto al sacrificio e che, oggi più che mai, devono spingerci a fare molto di più per chi, come i Piemontesi, lavora e produce, nonostante le difficoltà, sostenendo e mandando avanti il Paese”, conclude il senatore Bergesio. 

c.s.

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