Una nuova opera d’arte si aggiunge al ricco patrimonio culturale del Comune di Monforte d’Alba, sito Unesco e uno tra i “Borghi più belli d’Italia”. È stata inaugurata ieri, venerdì 19 settembre, Gratitudine, una grande installazione realizzata sul muro di contenimento in cemento armato che costeggia una delle vie di accesso al centro storico di Monforte. Il progetto è promosso dalla Fondazione CRC grazie al Bando Distruzione, nato nel 2017 con l’obiettivo di rimuovere o di trasformare, attraverso l’arte, elementi critici o di degrado del paesaggio presenti in provincia di Cuneo. La nuova opera, capace di trasformarsi e mutare con il passare delle stagioni, affonda le radici, anche in senso letterale, in questi territori, evocandone il lontano passato e il futuro. L’autore è Alex Cecchetti, artista, performer, poeta, con un curriculum internazionale di mostre in centri d’arte e musei di tutto il mondo, tra cui il Centre Georges Pompidou di Parigi, che nel 2024 gli ha dedicato una mostra personale. Con un approccio insieme visionario e filosofico, Cecchetti crea situazioni e ambienti attivati da narrazioni immaginifiche in cui convivono il visibile e l’invisibile, la poesia e la scienza, e si possono attraversare differenti dimensioni dello spazio e del tempo. Spesso nelle sue opere Cecchetti crea collaborazioni che coinvolgono altre specie, animali e vegetali, viventi e non viventi, esplorando con una gioiosa esuberanza le infinite possibilità che offre la consapevolezza che siamo tutti Natura, in una relazione di reciproca dipendenza e interconnessione. È quanto è accaduto anche a Monforte. Su invito della Commissione scientifica del Bando Distruzione – presieduta da Carolyn Christov-Bakargiev, ex direttrice del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, con le curatrici Francesca Comisso e Luisa Perlo di a.titolo – Cecchetti ha ideato un progetto a partire dall’osservazione del paesaggio locale, colpito dalla presenza tra i muri del paese di falesie di sabbia e fossili marini risalenti a milioni di anni fa. Il risultato è un vasto paesaggio pittorico e botanico, con il quale l’artista ha voluto rendere omaggio alle forme di vita che hanno dato origine al territorio della Langa in epoche antichissime e, al tempo stesso, far collaborare le forme dipinte con quelle assunte dalle viti, dai rosmarini, dalle rose che con la loro crescita, le fioriture, il trascolorare e la caduta delle foglie, cambieranno il disegno del muro. Come spiega Cecchetti, è “una collaborazione con le forme di vita che si sono trasformate e che si trasformeranno, per celebrare il carattere transitorio del mondo, la sua forza trasformativa e la bellezza al tempo stesso del fragile presente e delle stagioni”. L’artista propone una riflessione oltre il tempo umano, un gesto di gratitudine, come recita il titolo, atto preliminare di una nuova consapevolezza ecologica che ci permetta di cogliere il valore generativo di ogni fenomeno naturale. Un omaggio rivolto alle forme di vita che ci hanno preceduto, a quelle che seguiranno e a quelle che creano la nostra atmosfera, come i phytoplankton, microrganismi dipinti in forme ingrandite per magnificare la loro capacità di produrre gran parte dell’ossigeno che respiriamo. L’invito di Cecchetti asseconda questo ritmo vitale: “Inspira per vivere, espira per cantare la vita”. “Il Bando Distruzione è una delle iniziative che incarna al meglio due priorità che la Fondazione CRC ha messo al centro della propria attività: la bellezza, come valore generativo e rigenerativo, e la partecipazione, che per noi significa far crescere il senso di comunità – commenta Mauro Gola, presidente di Fondazione CRC –. Con l’inaugurazione di questa nuova opera, restituiamo vita e bellezza a questo angolo di Monforte, consegnando alla comunità il compito di custodirlo e prendersene cura per il futuro”. “‘Bello è possibile’ recita lo slogan del Bando Distruzione, con cui la Fondazione CRC da anni premia in modo originale e virtuoso progetti che restituiscono bellezza alla nostra provincia – aggiunge Livio Genesio, Sindaco di Monforte d’Alba –. L’inaugurazione di Gratitudine rappresenta per la nostra comunità una nuova possibilità, un innesto di bellezza in un angolo che, per chi è cresciuto qui, ha sempre rappresentato una sorta di intruso, un’ombra grigia nel cuore del nostro splendido borgo. Uno stimolo ulteriore a lavorare insieme per costruire un futuro ancora più bello”.