NOVELLO - Il Centro ‘La Ninna’ cerca una casa per i ricci da liberare

In primavera gli esemplari curati con amore dal dottor Vacchetta e dai collaboratori verranno rilasciati: per loro occorre trovare un luogo adatto nella natura

Redazione 30/01/2021 07:31

 
AAA casa nella natura cercasi. Non è un annuncio qualunque, perché riguarda degli aspiranti inquilini molto particolari: parliamo dei ricci ospitati durante l’inverno presso il Centro ricci ‘La Ninna’ di Novello.
 
Il rifugio dei piccoli mammiferi gestito dal veterinario Massimo Vacchetta esiste dal 2014 ed è diventato ormai un punto di riferimento nazionale. Sulla pagina Facebook del centro, gestito dal dottore insieme alla sua equipe di volontari, è stato pubblicato un annuncio che riguarda gli esemplari accuditi con amore durante questi mesi e destinati ad essere liberati con l’arrivo della bella stagione.
 
‘La Ninna’ è alla ricerca di possibili luoghi adatti in Piemonte e invita tutti i sostenitori (sono 150mila quelli che seguono il centro sul social network) a segnalare aree che si prestino a questo scopo, al di fuori di oasi faunistiche e parchi. Le segnalazioni possono essere inviate solo tramite Whatsapp da persone che siano disponibili a seguire i ricci con regolarità, provvedendo al cibo e monitorandoli.
 
Alcune indicazioni tassative riguardo alle caratteristiche che questi spazi devono avere: il posto deve essere in una zona immersa nella natura con siepi e cespugli, senza strade trafficate nei pressi e con una presenza certa di ricci residenti. Si richiede acqua in abbondanza, meglio se proveniente da un fiume, un ruscello o un laghetto con rampe di risalita per evitare annegamenti. Infine, è un requisito essenziale la lontananza da colture intensive di qualsiasi tipo. Chi si offre, come si diceva, deve dare la disponibilità a seguire con discrezione i ricci liberati, fornendo acqua e croccantini e monitorando il loro stato di salute.
 
Chi pensa di poter garantire il proprio impegno può lasciare su WhatsApp al numero 349 8058658 il messaggio: "Disponibile per liberazioni", con il proprio nome. Non serve altro: Monica, la volontaria delegata a questa mansione, vi chiamerà e ne parlerete a voce.

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